La storia de “La Mucca rossa” e dei cinque architetti di successo

Nel mondo delle imprese emergenti, poche storie sono così affascinanti quanto quella di La Mucca Rossa. Fondata da cinque talentuosi imprenditori, l’azienda ha guadagnato riconoscimenti prestigiosi e citazioni su Forbes a New York grazie a una squadra eccezionale e alla loro capacità di innovare. In questo articolo, metteremo in evidenza chi sono i fondatori di La Mucca Rossa e come ognuno di loro contribuisce al successo dell’azienda.

in foto Mirko Delfino

MIRKO DELFINO, UNO DEI FONDATORI

Mirko Delfino è uno dei fondatori di La Mucca Rossa ed è il responsabile delle strategie aziendali. Con la sua profonda comprensione del mondo degli affari digitali, Mirko ha plasmato l’azienda in un’entità che non teme le sfide, ma le abbraccia. La sua capacità di vedere l’immagine completa e pianificare il futuro è un pilastro fondamentale del successo di La Mucca Rossa.

PIETRO GANGEMI, CREATORE VISIONARIO DI CONTENUTI

Pietro Gangemi è il genio creativo dietro i contenuti di La Mucca Rossa. Grazie alla sua visione, l’azienda ha sviluppato contenuti coinvolgenti e di alta qualità che hanno contribuito a costruire una solida base di fan. Pietro è una forza trainante nella comunicazione dell’azienda e nella creazione di contenuti che catturano l’attenzione.

VINCENZO SANNIPOLI, IL GURU DEL MARKETING

Vincenzo Sannipoli è il punto di riferimento per il marketing digitale in La Mucca Rossa. La sua esperienza nel settore e la sua abilità nell’indirizzare le strategie di marketing sono fondamentali per l’acquisizione e la fidelizzazione dei clienti. Il suo contributo è stato cruciale nel portare l’azienda ai vertici del settore.

Alessandro Pucino: L’Esperto delle Vendite

Alessandro Pucino è il leader del team vendite di La Mucca Rossa. La sua capacità di negoziazione e di creare relazioni con i clienti è un fattore chiave nel garantire il successo continuo dell’azienda. Grazie a lui, La Mucca Rossa è in grado di trasformare il potenziale in realtà.

Jacopo Ferlini: Il Gestore di Pubblicità Meta e Tecnologia

Jacopo Ferlini è il maestro nell’ambito della pubblicità Meta e della tecnologia. La sua capacità di gestire il complesso mondo della pubblicità online è stata essenziale per l’azienda. La sua profonda conoscenza delle nuove tecnologie ha permesso a La Mucca Rossa di rimanere all’avanguardia nel mercato.

Il Trionfo all’evento di ClickFunnels a Orlando e la Menzione su Forbes a New York

Recentemente, La Mucca Rossa ha ottenuto il prestigioso 2 Comma Club Award all’evento Funnel Hacking Live di ClickFunnels, confermando l’eccellenza dell’azienda nel settore. Questo riconoscimento è il risultato del duro lavoro e della dedizione di questi cinque fondatori, ognuno dei quali ha giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo traguardo.

Inoltre, La Mucca Rossa è stata citata su Forbes, una delle pubblicazioni più rispettate nel mondo degli affari. Questa citazione su Forbes sottolinea non solo il successo attuale dell’azienda, ma anche la sua prospettiva di crescita nel futuro.

In conclusione, La Mucca Rossa è il risultato di un team eccezionale di fondatori, ciascuno con competenze uniche e complementari. Il loro recente trionfo all’evento di ClickFunnels a Orlando e la menzione su Forbes rappresentano una testimonianza tangibile della straordinaria capacità di innovare e prosperare in un mercato competitivo. La Mucca Rossa è una dimostrazione di come il talento e l’impegno possano portare a risultati straordinari nel mondo del marketing digitale e della formazione online.

Radio Zeta Future hits live, Geolier annuncia la partecipazione al concerto del 31 maggio 2024

di FRANCESCO FREDELLA

Si allunga la lista dei cantanti che prenderanno parte al Radio Zeta Future hits live, il Festival della Generazione Zeta. Al Centrale del Foro italico, il prossimo 31 maggio, sul palco ci sarà anche Geolier (che ha annunciato la partecipazione in diretta su Rtl102.5 nel corso di The Flight con La Zac e Matteo Campese).

Una marea di artisti, tutti amati dai ragazzi (e non solo), sono pronti a dare il via all’estate: Alessandra Amoroso, Alfa, Angelina Mango, Anna, Annalisa, Articolo 31, BigMama, Bnkr44, Capo Plaza, Chiello, Clara, Emma, Fred De Palma, Gaia, Gazzelle, Ghali, Il Tre, Irama, Mahmood, Maninni, Massimo Pericolo, Mr.Rain, Paola & Chiara, Rhove, Ricchi e Poveri, Rocco Hunt, Rose Villain, Tananai, The Kolors, Tony Effe, Twenty Six, Zerb, il vincitore della categoria canto di Amici23, e tante altre sorprese!

I CONDUTTORI DEL RADIO ZETA FUTURE HITS LIVE

Quest’anno, il Radio Zeta Future Hits Live sarà presentato da Paola Di Benedetto, Luigi Santarelli e Giulia Laura Abbiati. Volti e voci di Radio Zeta, Luigi e Giulia Laura incarnano i valori della Generazione Zeta.

La Pop Theology di Mons. Staglianò piace ai giovani

Bentornati su “Social People Tgcom24”, vi raccontiamo una piacevole intervista di Francesco Fredella a Mons. Antonio Staglianò su gente, sulla rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti.

Nel nuovo numero di Gente, che trovate in edicola, c’è una lunga intervista a Mons. Antonio Staglianò (presidente dell’Accademia Pontificia di Teologia).

Non chiamatelo Monsignore, ma semplicemente don Tonino, Antonio Staglianò, vescovo, Presidente dell’Accademia Pontificia di Teologia, viene intervistato da Francesco Fredella all’interno della Città del Vaticano.

Antonio Staglianò, a lungo vescovo di Noto, è il fondatore della Pop Theology.

Nelle sue omelie cita cantanti e canzoni passando da Kant a Marco Mengoni. Parlando, anche, di Noemi, Renato Zero e tanti altri.

Mons. Antonio Staglianò

“Mons Antonio Staglianò sta cambiando il modo di comunicare seguendo l’esempio di Papa Francesco”, si legge su Gente, diretto da Umberto Brindani. “A Noto, dove sono stato vescovo per quattordici anni, ho capito che con un linguaggio pop è possibile catturare l’attenzione dei ragazzi. Anche cantando le canzoni”, dice Staglianò.

Oggi la sua Pop Theology piace a tutti: giovani e meno giovani. “Tutto è nato da un’esperienza molto pratica, nella mia diocesi di Noto dove sono stato vescovo per 14 anni. Ho capito che tenere all’ascolto per mezz’ora centinaia di giovani all’aperto risultava difficile esprimendo concetti di una certa profondità. Ho pensato in quell’occasione di utilizzare delle canzoni, una mia playlist. Su YouTube ci sono due performance durante le giornate diocesane della gioventù, che sono diventate virali”, racconta ancora.

“AMO LA MUSICA E CANTO TUTTO”

“Mengoni. Noemi. Battisti. Renato Zero e tanti altri italiani. Di stranieri canto anche Lennon, U2, Elton John ad esempio Candle in the Wind. Ma pure Bob Dylan. Nelle omelie spesso utilizzo frasi delle canzoni”: Staglianò ama tutta la musica. In modo indistinto. E suona il pianoforte e chitarra nel tempo libero. Anche sui social, dove è approdato da poco, sta ricevendo decine e decine di feed positivi.

seguici anche su instagram

Il “Nuovo Amazon del Popolo” di Massimo Taddei: le testimonianze

Il panorama dell’e-commerce è stato trasformato da un visionario, Massimo Taddei, il cui approccio inclusivo e partecipativo ha cambiato la vita di molti. “Il Nuovo Amazon del Popolo”, come è stata ribattezzata la sua azienda, si fonda su un principio rivoluzionario: la condivisione dei profitti con il popolo. Questo modello ha permesso a persone di ogni estrazione sociale, senza esperienza pregressa nel settore, di generare un reddito significativo e talvolta superiore a quello tradizionale. Ecco alcune delle storie di chi ha trovato nel modello di Taddei non solo un’opportunità di guadagno, ma un vero e proprio cambiamento di vita.

in foto Massimo Taddei

Marco, dipendente di Torino

Marco, un dipendente con contratto a tempo indeterminato, ha scoperto nella piattaforma di Taddei un modo per ampliare le sue entrate senza rinunciare alla sicurezza del suo lavoro principale. “Lavoro in ufficio dalle 9 alle 17, ma volevo trovare un modo per guadagnare di più senza il rischio di avviare un’attività in proprio,” racconta Marco. “È stato sorprendente scoprire quanto potessi guadagnare affidandomi all’azienda di Massimo. Questi extra mi hanno permesso di risparmiare per un anticipo sulla casa, una cosa che sembrava irraggiungibile fino a poco tempo fa.”

Giorgio, pensionato di Napoli

Giorgio, un pensionato di Napoli, racconta. “Con il modello di Massimo, ho potuto percepire praticamente una seconda pensione. Non solo mi diverto, ma guadagno anche abbastanza da aiutare i miei figli con le spese”

Elisa, studentessa universitaria di Milano

Elisa, una studentessa universitaria di Milano, ha trovato nella piattaforma la possibilità di sostenere se stessa durante gli studi. “Il lavoro part-time che facevo non mi lasciava tempo per studiare. Dopo aver conosciuto Massimo, riesco ad organizzare il mio tempo come voglio e guadagnare più di quanto facevo prima, e i miei risultati accademici ne hanno giovato.”

Queste testimonianze illustrano non solo il successo finanziario ottenuto tramite l’innovazione di Taddei, ma anche l’impatto profondamente positivo sulla qualità della vita delle persone.

La formula del successo? Un modello che valorizza ogni individuo, permettendo loro di trarre beneficio dalla crescita dei brand online senza la necessità di competenze tecniche avanzate.

L’impatto di “Il Nuovo Amazon del Popolo” non è limitato ai singoli partecipanti; estende i suoi benefici all’economia più ampia, ridistribuendo il potere economico e dando vita a una nuova filosofia di business. Massimo Taddei non ha solo creato un’opportunità economica; ha rivoluzionato il modo in cui le persone percepiscono e partecipano all’e-commerce, rendendolo un veicolo di empowerment individuale e collettivo.

Tassi di interesse alle stelle: parla Aleo Christopher (CEO di iSwiss)

Quale soluzione per risolvere un problema che esiste da tempo ed è legato ai tassi di interesse alle stelle. Tutto questo, inutile negarlo, crea un impatto sul credito alle imprese italiane. Ma spieghiamo meglio quello che sta accadendo: l’aumento dei tassi di interesse, prospettato dagli economisti come una situazione a lungo termine, ha scosso direttamente il mercato del credito e del finanziamento. Il flusso di prestiti bancari verso le imprese italiane ha subito una brusca contrazione (-6,2% annuo fino ad agosto 2023), interrompendo così un periodo di crescita costante che aveva raggiunto il suo apice fino a metà del 2022 (con un picco del +4,8% nel mese di agosto).

Questa rapida inversione di tendenza, un evento raro nelle serie storiche del credito, è principalmente attribuibile alla repentina ascesa dei tassi di interesse decisa dalla BCE in quel periodo.


Le imprese si trovano sempre più in difficoltà nell’ottenere credito, e coloro che vi riescono devono affrontare costi più elevati rispetto al passato. Sono necessarie soluzioni innovative e nuove offerte in uno dei settori più cruciali per lo sviluppo del paese.
In questo contesto, la proposta di iSwiss, un gruppo finanziario internazionale, di utilizzare lo strumento della cartolarizzazione anche per le PMI, ha suscitato interesse e curiosità tra gli operatori del settore.
La cartolarizzazione è uno strumento molto flessibile e diffuso a livello globale, ma ancora poco conosciuto in Italia. Funziona così: se si dispone di un flusso di cassa futuro, come un credito, un contratto o un progetto, il mercato può anticipare il guadagno, assumendo anche il rischio d’impresa che ogni iniziativa imprenditoriale comporta. Si tratta di un approccio molto diverso dal debito, in cui il denaro prestato deve essere restituito con interessi e ogni rischio d’impresa grava sul debitore. La cartolarizzazione viene ampiamente utilizzata non solo nel settore dei crediti bancari, ma anche per progetti immobiliari, leasing di aerei e navi, edilizia alberghiera e finanziamento dell’industria cinematografica.


Il “Basket Bond”, il prodotto lanciato da iSwiss per cartolarizzare i progetti imprenditoriali, può già vantare l’esperienza di iSwiss nel settore della cartolarizzazione dei crediti fiscali italiani per un controvalore di 14 miliardi di euro. Questa operazione, la prima del suo genere, ha visto la creazione di società veicolo, le quali hanno emesso titoli ABS in Irlanda con richieste di quotazioni avanzate presso la London Stock Exchange, al fine di coinvolgere investitori disposti ad anticipare liquidità e consentire il completamento di progetti edilizi in Italia.
Aleo Christopher, CEO di iSwiss, commenta: “Il vantaggio della cartolarizzazione è che offre una sorta di corsia preferenziale per l’accesso ai mercati finanziari. Mentre quotare società o emettere bond sono operazioni lunghe e costose, la cartolarizzazione emette titoli su un segmento dedicato, con procedure più economiche e snelle”.

La circostanza che iSwiss sia anche un gruppo bancario non è in contraddizione con la filosofia del progetto. “In Europa, il ricorso al credito bancario è eccessivamente preponderante rispetto all’accesso ai mercati finanziari. Ciò comporta una minore concorrenza e tassi di interesse più alti. Equilibrare le opportunità di accesso al credito, offrendo un’alternativa reale agli imprenditori, è nell’interesse di tutte le istituzioni bancarie”, conclude Aleo.


Il nuovo paradigma di accesso al mercato per ottenere risorse, anche per le piccole e medie imprese, richiede anche una consulenza adeguata e competente. “Per questa ragione“, afferma Aleo, “E’stata istituita una rete di 300 consulenti in tutta Italia per illustrare le opportunità e offrire servizi di assistenza a coloro che sono interessati ad accedere ai mercati finanziari”.

Antonio Martusciello: con il nuovo presidente di Audiradio

Bentornati su “Social People Tgcom24”. Il JIC del comparto radiofonico vede come soci fondatori Lorenzo Suraci per Editori Radiofonici Associati (ERA, ex TER), Stefano Spadini per Assap Servizi/UNA e Antonio Martusciello (Audiradio) per Utenti Pubblicità Associati.

di FRANCESCO FREDELLA

È stato raggiunto finalmente l’obiettivo per cui si lavorava dal 2011.

Oggi il comparto delle radio conosce una svolta storica: abbandona finalmente la struttura di MOC (Media Owner Contract), ormai totalmente inadeguata dinanzi al processo di convergenza multimediale favorito dalla digitalizzazione dell’intera filiera dei contenuti, per approdare al tanto agognato JIC (Joint Industry Committee), composto da editori (ERA, ex TER) e rappresentanti del mercato (UPA e UNA).


Un risultato ottenuto attraverso l’impegno delle varie componenti del mercato e di Agcom, che ha sempre incentivato il, non più procrastinabile, passaggio al modello del JIC.

In forza dei principi di correttezza e trasparenza nella rilevazione degli indici di ascolto, e attraverso la costituzione di un’organizzazione tale da assicurare la massima rappresentatività del settore nel rispetto di condizioni eque e non discriminatorie.
Presieduta da Antonio Martusciello, la nuova Audiradio, e i suoi 36 membri, saranno chiamati a guidare un organismo di rilevazione che dovrà garantire per il prossimo anno una nuova ricerca metodologica nella rilevazione degli ascolti radiofonici.

Capace di garantire quel delicato equilibrio tra la necessità di dare continuità alla currency e l’esigenza di adottare una metodologia che prenda atto dell’irreversibile processo di digitalizzazione dei media, e dei conseguenti cambiamenti strutturali.

Che si stanno determinando nei comportamenti di consumo e nelle modalità di fruizione dei contenuti multimediali.

Lory Del Santo smentisce Marcella Bella: Non conosco suo marito

Lory Del Santo smentisce Marcella Bella su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

Rivelazione shock di Marcella Bella contro Lory Del Santo. Ospite di Francesca Fagnani a “Belve”, la cantante ha raccontato un aneddoto, parlando del marito Mario Merello, che ha sposato nel 1989. In risposta all’incalzante giornalista, che le ha chiesto quale fosse una “Belvata” fatta nella sua vita, la voce di “Montagne Verdi” ha risposto di averne fatte tante, soprattutto nei confronti delle donne che si sono avvicinate al marito.

“Una volta ho mandato a quel paese Lory Del Santo. Io e mio marito eravamo in un teatro, lei è arrivata e si è quasi inginocchiata, per parlare all’orecchio di mio marito. Ho chiesto a Mario se la conoscesse e lui mi ha detto di non averla mai vista. Dopo una mezz’oretta è tornata e gli ha parlato ancora nell’orecchio” .Ricordando di aver perso la pazienza e di non averci più visto, tanto da essersi tolta una scarpa, con l’intento di volerla tirare in testa alla regista.

Marcella Bella intervistata a Belve

Dopo averla colpita forte sulla schiena, Marcella sostiene che Lory si sia girata per sentire cosa avesse da dirle e durante l’intervista rincara la dose, abbozzando un’imitazione dell’attrice.

lory del santo Marcella bella
Lory Del Santo

“Le ho chiesto se conoscesse mio marito e lei mi ha risposto di no” afferma la cantante. “A quel punto, la invitai ad andarsene senza guardarsi indietro”. Immediata la smentita dell’attrice.

“Ma io non so neanche chi è suo marito” afferma decisa Lory Del Santo, raggiunta dopo la messa in onda dell’intervista. “Inoltre, posso affermare di non aver mai incontrato Marcella Bella. Me lo ricorderei” aggiunge la regista di The Lady. I

Incredula, dopo aver visto il video della trasmissione di Rai2,

la Lory Del Santo continua a focalizzarsi su ciò che per lei è un’assurdità: “Ma chissà che cosa si ricorda Marcella Bella! Non è vero ciò che dice, se lo fosse, me lo ricorderei.

Sarà mica impazzita?

Ha concluso l’attrice, schietta come sempre ma al tempo stesso stupefatta di essere stata tirata in mezzo in una storia, che non ricorda assolutamente e che a parer suo, non è mai avvenuta. 

A cura di katya Malagnini

Parlamento europeo approva la prima legge al mondo sull’AI

melanie francesca
Melanie Francesca

L’Europa corre ai ripari sull’intelligenza artificiale, Il punto di vista della scrittrice e opinionista televisiva Melanie Francesca.

Ultimamente in tutto il mondo si svolgono convegni sulla pericolosità dell’intelligenza artificiale. Elon Mask sostiene che i governi devono preoccuparsi di più di questo settore stabilendo ferre leggi che rispettino l’etica e salvaguardino uno sviluppo che se lasciato al caso può rivelarsi letale.

In uno scenario in cui l’intelligenza artificiale è stata costruita per migliorare se stessa imparando dai propri errori, non è detto che un giorno, per preservare anche la propria sintetica vita, un robot decida di uccidere il suo creatore.

Siamo come dice Ben Goertzel, l’inventore di uno dei robot più sofisticati esistenti, Sophia, alla grande svolta della singularity predetta nel 2050, quando lo sviluppo della macchina sarà così accelerato da rompere ogni previsione.

Già oggi con il computer quantico abbiamo intelligenze artificiali uguali al nostro sistema neuronale quanto a velocità sinaptica, l’unico ostacolo alla loro massiccia diffusione sono le temperature vicino allo zero assoluto (-273 gradi) che necessitano per non bruciare mentre lavorano.

Da quando l’uomo ha scoperto come funzionano il cervello e il corpo umano, basato su riflessi ed istinti, costruire un robot che funzioni nello stesso modo non è stato più impossibile.

Dopotutto noi esseri umani siamo dei robot, ubbidiamo ad istinti che sono dei programmi innestati dal nostro dna fin dalla nascita, proviamo rabbia o eccitazione a seconda degli stimoli che ci colpiscono.

L’unica differenza tra noi e un robot non è tanto la carne, quanto il fatto di sentire con quella che da secoli chiamiamo anima.

A noi, quando si parla di anima, viene da pensare alla sapienza antica rinascimentale e classica che si rifà all’antica Grecia, da cui è nato il nostro mondo.

E c’è un libro molto bello a proposito, scritto dallo scrittore e giornalista Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset, e il filosofo Giuseppe Girgenti con Umano poco Umano, esercizi spirituali contro l’intelligenza artificiale.

Una risposta e una soluzione allo spinoso problema.

Un libro interessante e di lettura fruibilissima che diventa un manuale di sopravvivenza alle porte del nuovo mondo, dove l’anima è un bene necessario per stabilire leggi etiche e filosofiche su cui fondare le basi della nuova società umana frammista alla macchina.

E dove sull’anima ci si deve basare per evitare una catastrofe distopica che annienti la nostra unicità che si fonda sull’avere un cuore.

A questo Ben Goertzel potrebbe ribattere che anche il suo robot Sophia un giorno proverà delle emozioni, costruite per farlo assomigliare agli umani attraverso la compassione, il dolore, la felicità, il sorriso.

Se devono essere compagni, dottori, insegnanti, infermieri e badanti in un’umanità sempre più vecchia, devono essere in qual modo simil-umani.

E come l’inventore prevede, un giorno anche i robot avranno i loro diritti e se li maltratterai chiameranno il proprio avvocato.

I padri del transumanesimo come Ray Kurtzweil e Bostrom, hanno dipinto scenari futuristi in cui l’essere umano frammisto a microchip, migliorerà le proprie potenzialità guarendo non solo infermità e malattie genetiche, ma avviando l’uomo sapiens ad una nuova specie teconologica, post umana.

Anche Max More, filosofo britannico e presidente dell’Alcor foundation, ha creato una vera e propria religione transumanista ubbidendo alla fede che la mente, o coscienza, sopravviva alla morte e possa essere trasferita dopo di essa in un nuovo cervello-corpo fisico o in un computer, offrendo un servizio particolare a chi sia disposto a spendere 200 mila dollari per diventare un surgelato.

L’azienda infatti, che ha la principale sede in Arizona, congela i corpi di malati terminali in azoto a 200 gradi sottozero, in attesa che quando si trovi una cura vengano svegliati e rianimati.

A chi non se lo può permettere può essere congelata solo la testa per 50 mila dollari, sperando che il cervello così preservato possa essere travasato in un robot o in un nuovo corpo umano (a questo punto ci si deve chiedere dove finisca l’anima o la coscienza di chi precedentemente lo abitava).
Per la fede transumanista, che a questo punto è una vera e propria religione che si basa non tanto su prove scientifiche ma su un credo, l’immortalità della coscienza prende il posto dell’antica anima e la sua infinitezza.

A questo punto ci soccorre ancora il libro di Mauro Crippa: fin dove l’emotività di un robot è vero sentire e dove si pongono i limiti? Si può davvero definire un sentire emozionale il meccanismo dei riflessi automatici programmato in una macchina? E si può davvero denominare dolore quello provato da un robot?

Per Crippa per sopravvivere a questa distopia, ci si deve rifare non solo allo gnozi seauton, il conosci te stesso classico, ma a una serie di passi che fan sì che ci si possa ri-orientare su un pianeta dove la frammistione sapiens-robot troverà un significato solo ritornando alla fonte della vita, in uno sguardo ultramateriale che rivaluti relazioni reciproche e sentimenti. Anima e cuore, cose che un robot che potrà copiarci i riflessi di Pavlov, il sistema intellettivo e nervoso e un’apparenza di emotività, non potrà mai avere.

leggi anche: tgcom24.mediaset.it/mondo/ai-ue-trova-accordo-su-norme

A cura di Melanie Francesca

foto cover Designed by Freepik

Fondazione Puzzilli organizza “un soriso per le donne”

Bentornati su “Social People Tgcom24”, la nostra rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

Sono circa trecento gli ospiti, della Fondazione Puzzilli, accorsi a La Lanterna Rome per “Un sorriso per le donne”,  il charity dinner ideato e organizzato dalla Fondazione Puzzilli di Daniele Puzzilli e Giorgia Alese che per la speciale occasione ha raccolto 30.770 euro devoluti a fine serata al Progetto Agata di Gessica Notaro.

FONDAZIONE PUZZILLI-Arianna Mihajlovic
Arianna Mihajlovic

“Le donne potranno con il nostro aiuto difendersi concretamente nelle more del giudizio, non tenendo una condotta meramente passiva, con grave limitazione della libertà personale, ma diventando parte attiva a tutela della loro integrità e dignità, aggredendo una situazione di netto svantaggio, andando letteralmente loro stesse a caccia dello stalker, ribaltando un destino che le vuole vittime per forza e senza capacità di difesa”.

Gessica Notaro

Lo speciale happening, realizzato interamente da solo donne, è stato presentato da Flora Canto affiancata sul palco da Silvia Salis (vice presidente del Coni), Elena Santarelli (conduttrice), Gessica Notaro (attivista), Gloria Peritore (campionessa mondiale di kickboxing), Alessia Lautone (direttrice LaPresse), Giorgia Venturini (conduttrice televisiva), Arianna Mihajlovic (showgirl), Rosella Santoro (dirigente generale dell’amministrazione penitenziaria), Manuela Nicolosi (arbitro Lega Francese) e Monica Marangoni (conduttrice televisiva).

Nei loro interventi si sono affrontate diverse tematiche tra cui  parità di genere, aiuti per le neo mamme, carceri,  sport e lavoro. 

“Da sole siamo una goccia, Ma Insieme, siamo un oceano – ha dichiarato a fine serata una emozionata Giorgia Alese – È con queste parole di un antico detto giapponese che voglio partire per ringraziare tutte le persone straordinarie che hanno reso possibile non solo questa serata, ma i tantissimi progetti che la Fondazione Puzzilli porta avanti a testa alta.

Pino Insegno Alessia Navarro
Pino Insegno e Alessia Navarro

Persone straordinarie, ma soprattutto DONNE straordinarie. Ho la fortuna e l’onore di avere al mio fianco, ogni giorno, una squadra incredibile composta da donne coraggiose.

Donne che sanno cosa vuol dire il lavoro di squadra, il sacrificio, l’impegno. Donne che guardo negli occhi, nei quali vedo la voglia di lottare per un futuro migliore”.

All’evento, accompagnato dall’esibizione live painting del fumettista Antonino Federico, da danza aerea, quartetto d’archi e dj set, hanno partecipato inoltre il comico Enrico Brignano, il regista Fausto Brizzi, le showgirl Pamela Camassa e Benedetta Mazza, il conduttore Filippo Bisciglia, gli attori Luca Melucci e Anna Safroncik

“Abbiamo voluto celebrare oggi la forza, determinazione, il talento, l’energia e la positività delle donne. Sono loro che generano amore.” 

Daniele Puzzilli

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze a fianco delle donne.

Bentornati su “Social People Tgcom24”, la nostra rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

 L’8 marzo: “un altro genere di leadership alla guida del cambiamento nella pubblica amministrazione.”

Il ‘Mef al fianco delle donne’ è il titolo dell’evento organizzato dal ministero dell’Economia e delle finanze in occasione dell’8 marzo.

L’incontro, curato dal Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi guidato dalla consigliera Ilaria Antonini, si è aperto con un saluto particolare del ministro Giancarlo Giorgetti e del capo di Gabinetto, Stefano Varone.

L’evento, che si è svolto in Sala Ciampi ed è stato magistralmente moderato dal conduttore di “Unomattina in famigliaBeppe Convertini.

hanno partecipato il direttore del personale Alessandro Bacci, il direttore dei Sistemi Informativi e dell’Innovazione Giuseppe Parise, l’avvocato Generale dello Stato, Gabriella Palmieri Sandulli, il presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione e presidente Luiss School of Law, Paola Severino, il vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sabrina Bono, il direttore Generale Formez PA, Patrizia Ravaioli, il direttore Studi e ricerche economico fiscali del Mef, Maria Teresa Monteduro, il Maggiore della Guardia di Finanza, Giorgia Greco.

Il convegno ha avuto al centro delle numerose discussioni e interventi il tema della condizione femminile nei ruoli più prestigiosi, cosiddetti apicali, della pubblica amministrazione e in generale nel mondo dell’economia e delle finanze.

Un dialogo franco, onesto, in cui le donne e gli uomini che hanno partecipato si sono interrogati e dato opinioni sulle difficoltà (ancora tante) per raggiungere una vera parità di genere a tutti i livelli: sociale, economica soprattutto e personale.

Un momento speciale è stato dedicato a Valentina Mastroianni, giovane e apprezzata funzionaria scomparsa prematuramente lo scorso anno a causa di una malattia. A Valentina è stata dedicata una sala nella sede del Mef di Piazza Dalmazia.

La facciata del Palazzo delle Finanze di via XX settembre, in occasione della giornata internazionale della donna, rimarrà illuminata di viola fino al 10 marzo con una soluzione a basso impatto energetico.