La Pop Theology di Mons. Staglianò piace ai giovani

Bentornati su “Social People Tgcom24”, vi raccontiamo una piacevole intervista di Francesco Fredella a Mons. Antonio Staglianò su gente, sulla rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti.

Nel nuovo numero di Gente, che trovate in edicola, c’è una lunga intervista a Mons. Antonio Staglianò (presidente dell’Accademia Pontificia di Teologia).

Non chiamatelo Monsignore, ma semplicemente don Tonino, Antonio Staglianò, vescovo, Presidente dell’Accademia Pontificia di Teologia, viene intervistato da Francesco Fredella all’interno della Città del Vaticano.

Antonio Staglianò, a lungo vescovo di Noto, è il fondatore della Pop Theology.

Nelle sue omelie cita cantanti e canzoni passando da Kant a Marco Mengoni. Parlando, anche, di Noemi, Renato Zero e tanti altri.

Mons. Antonio Staglianò

“Mons Antonio Staglianò sta cambiando il modo di comunicare seguendo l’esempio di Papa Francesco”, si legge su Gente, diretto da Umberto Brindani. “A Noto, dove sono stato vescovo per quattordici anni, ho capito che con un linguaggio pop è possibile catturare l’attenzione dei ragazzi. Anche cantando le canzoni”, dice Staglianò.

Oggi la sua Pop Theology piace a tutti: giovani e meno giovani. “Tutto è nato da un’esperienza molto pratica, nella mia diocesi di Noto dove sono stato vescovo per 14 anni. Ho capito che tenere all’ascolto per mezz’ora centinaia di giovani all’aperto risultava difficile esprimendo concetti di una certa profondità. Ho pensato in quell’occasione di utilizzare delle canzoni, una mia playlist. Su YouTube ci sono due performance durante le giornate diocesane della gioventù, che sono diventate virali”, racconta ancora.

“AMO LA MUSICA E CANTO TUTTO”

“Mengoni. Noemi. Battisti. Renato Zero e tanti altri italiani. Di stranieri canto anche Lennon, U2, Elton John ad esempio Candle in the Wind. Ma pure Bob Dylan. Nelle omelie spesso utilizzo frasi delle canzoni”: Staglianò ama tutta la musica. In modo indistinto. E suona il pianoforte e chitarra nel tempo libero. Anche sui social, dove è approdato da poco, sta ricevendo decine e decine di feed positivi.

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Il “Nuovo Amazon del Popolo” di Massimo Taddei: le testimonianze

Il panorama dell’e-commerce è stato trasformato da un visionario, Massimo Taddei, il cui approccio inclusivo e partecipativo ha cambiato la vita di molti. “Il Nuovo Amazon del Popolo”, come è stata ribattezzata la sua azienda, si fonda su un principio rivoluzionario: la condivisione dei profitti con il popolo. Questo modello ha permesso a persone di ogni estrazione sociale, senza esperienza pregressa nel settore, di generare un reddito significativo e talvolta superiore a quello tradizionale. Ecco alcune delle storie di chi ha trovato nel modello di Taddei non solo un’opportunità di guadagno, ma un vero e proprio cambiamento di vita.

in foto Massimo Taddei

Marco, dipendente di Torino

Marco, un dipendente con contratto a tempo indeterminato, ha scoperto nella piattaforma di Taddei un modo per ampliare le sue entrate senza rinunciare alla sicurezza del suo lavoro principale. “Lavoro in ufficio dalle 9 alle 17, ma volevo trovare un modo per guadagnare di più senza il rischio di avviare un’attività in proprio,” racconta Marco. “È stato sorprendente scoprire quanto potessi guadagnare affidandomi all’azienda di Massimo. Questi extra mi hanno permesso di risparmiare per un anticipo sulla casa, una cosa che sembrava irraggiungibile fino a poco tempo fa.”

Giorgio, pensionato di Napoli

Giorgio, un pensionato di Napoli, racconta. “Con il modello di Massimo, ho potuto percepire praticamente una seconda pensione. Non solo mi diverto, ma guadagno anche abbastanza da aiutare i miei figli con le spese”

Elisa, studentessa universitaria di Milano

Elisa, una studentessa universitaria di Milano, ha trovato nella piattaforma la possibilità di sostenere se stessa durante gli studi. “Il lavoro part-time che facevo non mi lasciava tempo per studiare. Dopo aver conosciuto Massimo, riesco ad organizzare il mio tempo come voglio e guadagnare più di quanto facevo prima, e i miei risultati accademici ne hanno giovato.”

Queste testimonianze illustrano non solo il successo finanziario ottenuto tramite l’innovazione di Taddei, ma anche l’impatto profondamente positivo sulla qualità della vita delle persone.

La formula del successo? Un modello che valorizza ogni individuo, permettendo loro di trarre beneficio dalla crescita dei brand online senza la necessità di competenze tecniche avanzate.

L’impatto di “Il Nuovo Amazon del Popolo” non è limitato ai singoli partecipanti; estende i suoi benefici all’economia più ampia, ridistribuendo il potere economico e dando vita a una nuova filosofia di business. Massimo Taddei non ha solo creato un’opportunità economica; ha rivoluzionato il modo in cui le persone percepiscono e partecipano all’e-commerce, rendendolo un veicolo di empowerment individuale e collettivo.

Tassi di interesse alle stelle: parla Aleo Christopher (CEO di iSwiss)

Quale soluzione per risolvere un problema che esiste da tempo ed è legato ai tassi di interesse alle stelle. Tutto questo, inutile negarlo, crea un impatto sul credito alle imprese italiane. Ma spieghiamo meglio quello che sta accadendo: l’aumento dei tassi di interesse, prospettato dagli economisti come una situazione a lungo termine, ha scosso direttamente il mercato del credito e del finanziamento. Il flusso di prestiti bancari verso le imprese italiane ha subito una brusca contrazione (-6,2% annuo fino ad agosto 2023), interrompendo così un periodo di crescita costante che aveva raggiunto il suo apice fino a metà del 2022 (con un picco del +4,8% nel mese di agosto).

Questa rapida inversione di tendenza, un evento raro nelle serie storiche del credito, è principalmente attribuibile alla repentina ascesa dei tassi di interesse decisa dalla BCE in quel periodo.


Le imprese si trovano sempre più in difficoltà nell’ottenere credito, e coloro che vi riescono devono affrontare costi più elevati rispetto al passato. Sono necessarie soluzioni innovative e nuove offerte in uno dei settori più cruciali per lo sviluppo del paese.
In questo contesto, la proposta di iSwiss, un gruppo finanziario internazionale, di utilizzare lo strumento della cartolarizzazione anche per le PMI, ha suscitato interesse e curiosità tra gli operatori del settore.
La cartolarizzazione è uno strumento molto flessibile e diffuso a livello globale, ma ancora poco conosciuto in Italia. Funziona così: se si dispone di un flusso di cassa futuro, come un credito, un contratto o un progetto, il mercato può anticipare il guadagno, assumendo anche il rischio d’impresa che ogni iniziativa imprenditoriale comporta. Si tratta di un approccio molto diverso dal debito, in cui il denaro prestato deve essere restituito con interessi e ogni rischio d’impresa grava sul debitore. La cartolarizzazione viene ampiamente utilizzata non solo nel settore dei crediti bancari, ma anche per progetti immobiliari, leasing di aerei e navi, edilizia alberghiera e finanziamento dell’industria cinematografica.


Il “Basket Bond”, il prodotto lanciato da iSwiss per cartolarizzare i progetti imprenditoriali, può già vantare l’esperienza di iSwiss nel settore della cartolarizzazione dei crediti fiscali italiani per un controvalore di 14 miliardi di euro. Questa operazione, la prima del suo genere, ha visto la creazione di società veicolo, le quali hanno emesso titoli ABS in Irlanda con richieste di quotazioni avanzate presso la London Stock Exchange, al fine di coinvolgere investitori disposti ad anticipare liquidità e consentire il completamento di progetti edilizi in Italia.
Aleo Christopher, CEO di iSwiss, commenta: “Il vantaggio della cartolarizzazione è che offre una sorta di corsia preferenziale per l’accesso ai mercati finanziari. Mentre quotare società o emettere bond sono operazioni lunghe e costose, la cartolarizzazione emette titoli su un segmento dedicato, con procedure più economiche e snelle”.

La circostanza che iSwiss sia anche un gruppo bancario non è in contraddizione con la filosofia del progetto. “In Europa, il ricorso al credito bancario è eccessivamente preponderante rispetto all’accesso ai mercati finanziari. Ciò comporta una minore concorrenza e tassi di interesse più alti. Equilibrare le opportunità di accesso al credito, offrendo un’alternativa reale agli imprenditori, è nell’interesse di tutte le istituzioni bancarie”, conclude Aleo.


Il nuovo paradigma di accesso al mercato per ottenere risorse, anche per le piccole e medie imprese, richiede anche una consulenza adeguata e competente. “Per questa ragione“, afferma Aleo, “E’stata istituita una rete di 300 consulenti in tutta Italia per illustrare le opportunità e offrire servizi di assistenza a coloro che sono interessati ad accedere ai mercati finanziari”.

Cure dentali in Italia senza fuggire all’estero? Ecco cosa dice Aldo Corbo

In primo piano

Aldo Corbo è un imprenditore italiano. La sua personalità dinamica e visionaria, unita alla sua passione per l’innovazione e il cambiamento, lo hanno portato a creare una rete di studi dentistici che offrono servizi di alta qualità a prezzi accessibili per tutti.

Fin da giovane, ha dimostrato una grande creatività e una mente brillante, che gli hanno permesso di sfidare costantemente se stesso e di superare i limiti della realtà. La sua costante ricerca di nuove sfide e la sua profonda analisi della realtà lo hanno aiutato a sviluppare una visione unica e originale del mondo, che lo ha reso un punto di riferimento a livello nazionale nel settore dentale. Aldo Corbo crede fermamente che il modo migliore per raggiungere i propri obiettivi sia quello di seguire i propri sogni e di adattarsi costantemente ai cambiamenti, senza mai perdere di vista la determinazione e la tenacia. Grazie alla sua personalità eclettica e alla sua capacità di collaborare con persone motivate.

Aldo Corbo sta portando avanti una battaglia per far risparmiare gli italiani e per far crescere la sua rete di studi dentistici, coinvolgendo anche altri professionisti del settore. Il suo obiettivo è quello di creare un futuro migliore per tutti, dimostrando che l’innovazione e il cambiamento possono portare a risultati straordinari.

“La tua voce sta generando crescita”: cosa dicono di Giorgia Mondani

Incontriamo Giorgia Mondani su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

di FRANCESCO FREDELLA

Giorgia Mondani un importante Opinion Leader, forte sul web, dove la sua reputazione cresce di giorno in giorno grazie a quello che raccontano i media.

Giorgia Mondani, luxury watch expert & advisor, è uno dei personaggi di spicco per competenza ed esperienza.

Il suo nome viene stato inserito nell’analisi mensile di Launchmetrics (il leader indiscusso della categoria Brand Performance per la moda, lusso e il beauty) basata sul suo crescente impatto come Voice Influencer.

Giorgia Mondani
Giorgia Mondani

LE PAROLE DI LAUNCHMETRICS

“Il tuo ruolo di Opinion Leader e Influencer sui Social Media è una strategia consolidata che permette al pubblico conversioni e interazioni con i tuoi contenuti e di conseguenza con i brand. La tua voce sta generando un impatto mediatico in costante crescita”, scrive Launchmetrics.

Un grande riconoscimento che viene inanellato in una serie di successi nella sua carriera.

“Mondani web” è l’azienda che ha fondato ed è diventata, nel corso degli anni, un punto si riferimento anche sui social: Giorgia vanta più di mezzo milione di followers ed è amatissima dai giovani grazie
al suo essere trasversale.

Moda, luxury brand, managment: sono alcuni degli elementi che confermano il suo primato assoluto.

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Il Liquid Tree: l’albero del futuro per un pianeta più verde

Parliamo di Liquid Tree su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

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In un’epoca segnata da sfide ambientali senza precedenti, l’innovazione tecnologica assume un ruolo cruciale nella ricerca di soluzioni sostenibili.

Al centro di questa ricerca emerge una rivoluzione verde che promette di trasformare il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo con il nostro ambiente: il Liquid Tree, che vede Giuliano Regonesi ceo della startup Microalgaex che l’ha brevettato.

 Questa tecnologia dirompente, basata sul fitoplancton, è destinata a ridefinire il concetto di sostenibilità, unendo salute umana e benessere del pianeta in un unico, straordinario sistema.

 Liquid Tree
Liquid Tree

Il Liquid Tree rappresenta un’evoluzione rivoluzionaria nell’ambito delle tecnologie green.

Sfruttando la potenza naturale del fitoplancton, organismi fotosintetici microscopici che popolano gli oceani della Terra, questa apparecchiatura è in grado di purificare l’aria che respiriamo con un’efficienza senza precedenti.

Attraverso un processo di fotosintesi migliorato, il Liquid Tree non solo ossigena l’aria, rimuovendo gas nocivi, virus e batteri, ma anche cattura e rimuove attivamente l’anidride carbonica (CO2) dall’ambiente, contrastando in modo diretto le emissioni responsabili del riscaldamento globale.

La magia del Liquid Tree non finisce qui. La CO2 catturata viene trasformata in biomassa utilizzabile, apportando benefici tangibili e immediati a diversi settori.

Questa biomassa può essere trasformata in biofertilizzante, offrendo un’alternativa naturale e potente ai fertilizzanti chimici che danneggiano l’ecosistema.

Alternativamente, può essere utilizzata come mangime per i pesci, sostenendo pratiche di acquacoltura più sostenibili, o convertita in biocarburanti, riducendo ulteriormente la nostra dipendenza dai combustibili fossili.

Inoltre, parte di questa biomassa può essere stoccata in forma secca, sequestrando il carbonio in modo permanente e contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.

L’impatto del Liquid Tree sulla qualità dell’aria che respiriamo e, di conseguenza, sulla nostra salute, è profondo.

Respirare aria pulita e arricchita di ossigeno ha dimostrato di ridurre significativamente le infiammazioni, un problema comune per chi vive in aree urbane inquinate.

Ma i benefici non si fermano alla salute fisica. Gli effetti positivi si estendono anche alle nostre capacità cognitive: l’aria pulita aumenta l’attività cerebrale, portando a un miglioramento significativo della performance lavorativa e di studio.

Questo significa che, con una singola installazione del Liquid Tree, possiamo non solo migliorare il nostro benessere personale, ma anche aumentare la nostra produttività e capacità di concentrazione.

Il Liquid Tree si rivela quindi essere un’innovazione ideale non solo per i privati che pongono il proprio benessere e quello dell’ambiente al centro delle proprie preoccupazioni, ma anche per le aziende attente all’impatto ambientale.

Attraverso l’adozione di questa tecnologia, le imprese possono non solo compensare in modo verificabile e trasparente le proprie emissioni di CO2, ma anche migliorare significativamente la qualità dell’ambiente lavorativo per i propri dipendenti.

Luke Marani parla con Fabrizio Corona: IA pericolo o novità

Oggi incontriamo Luke Marani e Fabrizio Corona su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

di FRANCESCO FREDELLA

Nel mondo in continua evoluzione del lavoro e dell’economia, c’è un tema che sta attirando sempre più l’attenzione: l’intelligenza artificiale (IA) e le sue implicazioni sul futuro dell’occupazione e del mondo del lavoro in generale.

Durante una recente intervista di Fabrizio Corona all’imprenditore ed esperto di tecnologia Luke Marani, sono emerse interessanti riflessioni su questo argomento dibattuto.

Luke Marani

In un’epoca in cui l’IA sta rapidamente trasformando molte industrie, dalla produzione alla finanza, molti si chiedono quale sarà il suo impatto sul mondo del lavoro e se porterà con sé nuove opportunità di guadagno.

I RISCHI E I PERICOLI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Durante l’intervista, Marani ha sottolineato che l’IA – nonostante possa comportare la perdita di alcuni tipi di lavoro più manovali e ripetitivi – offre anche una vasta gamma di nuove possibilità di guadagno per coloro che sono in grado di adattarsi e di sfruttare le sue potenzialità.

“L’intelligenza artificiale non è solo una minaccia per il lavoro umano, ma anche un’enorme opportunità”, ha dichiarato Luke Marani durante la conversazione con Corona. “Le tecnologie emergenti come l’IA stanno creando nuovi settori e nuove professioni che non esistevano prima, offrendo enormi possibilità di guadagno per coloro che sono in grado di padroneggiarle.”

Uno dei settori più promettenti in questo senso è quello dell’Ecommerce, con alcuni imprenditori che stanno riuscendo a vendere i propri prodotti in tutto il mondo a costo zero proprio grazie alle declinazioni di questo strumento.

Ma le opportunità non si limitano solo all’Ecommerce: L’IA sta anche rivoluzionando settori come la medicina, il marketing, la logistica e molto altro ancora, aprendo la strada a nuove professioni e nuove modalità di guadagno.

I POSSIBILI SCENARI

Tuttavia, c’è anche il rischio che l’IA possa ampliare le disuguaglianze economiche, concentrando il potere e il guadagno nelle mani di pochi giganti tecnologici.

È quindi fondamentale che le politiche pubbliche e le strategie aziendali siano orientate a garantire che i benefici dell’IA siano equamente distribuiti e che si investa nella formazione e nell’aggiornamento delle competenze per consentire a tutti di cogliere le opportunità offerte da questa tecnologia.

L’intervista tra Fabrizio Corona e Luke Marani ha evidenziato il dibattito in corso sulle implicazioni dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro e del guadagno.

Mentre alcuni temono la perdita di posti di lavoro, altri vedono nell’IA una fonte di opportunità senza precedenti.

Ciò che è certo è che l’IA è qui per restare, e la sfida per la società sarà quella di garantire che sia utilizzata per creare un futuro del lavoro più equo e inclusivo per tutti.

Mons. Staglianò regala il libro al Card. Gianfranco Ravasi

Un incontro speciale tra il Mons. Staglianò con. il Cardinale Ravasi su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

di FRANCESCO FREDELLA

“Ripensare il pensiero, lettere sul rapporto tra tra fede e ragione a 25 anni dalla Fides et Ratio” (prefazione di Papa Francesco) è il titolo del libro che Mons. Antonio Staglianò (Presidente dell’Accademia Pontificia di Teologia) ha regalato al Card. Gianfranco Ravasi in occasione della Tavola rotonda all’Università Pontificia Lateranense di Roma.

L’incontro, che ha visto la partecipazione di ospiti illustri, si è svolto il 24 aprile.

Democrazia, potere e bene comune” è stato l’argomento al centro della Tavola rotonda.

Mons. Antonio Staglianò ed il Card. Ravasi
Mons. Antonio Staglianò ed il Card. Ravasi nell’Aula Magna dell’Università Lateranense

“La Società è schiumosa”

“La società non è più liquida, come diceva Zygmunt Bauman. Ma schiumosa”: Mons Antonio Staglianò, a margine della Tavola rotonda all’Università Pontificia Lateranense, parla a tutto campo di comunicazione ai presenti nell’aula Magna a due passi dalla Basilica di San Giovanni.

“Ogni individuo come persona è una rete di rapporti amativi”, dice ancora il Presidente della Path.

Stamattina, in una lunga chiacchierata con La Verità, sempre Mons. Staglianò tuona: “Pure con una canzone di Sanremo si può fare Teologia”. Appunto, la sua è definita Pop Theology. E piace sempre più.

Da sinistra: Mons. Staglianò, Prof. Mons. Valdrini, Card Ravasi, Prof. Giuliano Amato, Dr. D’Arcais

La pagina X di Mons. Staglianò

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Antonio Martusciello: con il nuovo presidente di Audiradio

Bentornati su “Social People Tgcom24”. Il JIC del comparto radiofonico vede come soci fondatori Lorenzo Suraci per Editori Radiofonici Associati (ERA, ex TER), Stefano Spadini per Assap Servizi/UNA e Antonio Martusciello (Audiradio) per Utenti Pubblicità Associati.

di FRANCESCO FREDELLA

È stato raggiunto finalmente l’obiettivo per cui si lavorava dal 2011.

Oggi il comparto delle radio conosce una svolta storica: abbandona finalmente la struttura di MOC (Media Owner Contract), ormai totalmente inadeguata dinanzi al processo di convergenza multimediale favorito dalla digitalizzazione dell’intera filiera dei contenuti, per approdare al tanto agognato JIC (Joint Industry Committee), composto da editori (ERA, ex TER) e rappresentanti del mercato (UPA e UNA).


Un risultato ottenuto attraverso l’impegno delle varie componenti del mercato e di Agcom, che ha sempre incentivato il, non più procrastinabile, passaggio al modello del JIC.

In forza dei principi di correttezza e trasparenza nella rilevazione degli indici di ascolto, e attraverso la costituzione di un’organizzazione tale da assicurare la massima rappresentatività del settore nel rispetto di condizioni eque e non discriminatorie.
Presieduta da Antonio Martusciello, la nuova Audiradio, e i suoi 36 membri, saranno chiamati a guidare un organismo di rilevazione che dovrà garantire per il prossimo anno una nuova ricerca metodologica nella rilevazione degli ascolti radiofonici.

Capace di garantire quel delicato equilibrio tra la necessità di dare continuità alla currency e l’esigenza di adottare una metodologia che prenda atto dell’irreversibile processo di digitalizzazione dei media, e dei conseguenti cambiamenti strutturali.

Che si stanno determinando nei comportamenti di consumo e nelle modalità di fruizione dei contenuti multimediali.

La “Pop-Theology” del vescovo Antonio Staglianò arriva alla Sapienza di Roma

Oggi parliamo di “Pop-Theology” del vescovo Antonio Staglianò su: “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

di FRANCESCO FREDELLA

Una giornata di riflessione su temi molti importanti grazie ad un incontro incontro promosso dalla cattedra di Diritto Ecclesiastico con Mons. Antonio Staglianò.

Amore, giustizia, ma anche tanti altri temi al centro dell’incontro che si è svolto all’Università La Sapienza di Roma con oltre cento studenti.

L’incidenza della dimensione religiosa nella società civile” è stato il tema al centro dell’incontro odierno. Mons. Antonio Staglianò (Presidente della Pontificia Accademia di Teologia) ha parlato di filosofia e teologia con grande partecipazione da parte di tutti gli studenti. A tenere la relazione è stata la Professoressa Beatrice Serra della cattedra di Diritto Ecclesiastico e Diritto Canonico dell’Università La Sapienza.

Mons. Antonio Staglianò nel corso dell’incontro di oggi

Mons. Staglianò, amatissimo dai giovani, nel suo discorso, ha toccato temi molto importanti parlando di giustizia, ma anche del concetto di amore. Oggi più che mai cardine all’interno della nostra società. Sapere, individuo-persona, libertà, giustizia: sono queste le parole dell’incontro con i giovani studenti.

“LA SOCIETA’ DI OGGI E’ SCHIUMOSA

Mons. Antonio Staglianò , teologo di grande rilievo, ha fatto accenno nel suo intervento a Kant, Rosmini, Zygmunt Bauman. “La società di oggi non è più liquida, ma schiumosa”, ha raccontato Staglianò, che nei suoi interventi utilizza molto spesso i testi dei cantanti più amati dai ragazzi.

Nasce così la sua “Pop-Theology”. Ampio spazio anche al concetto di Metaverso: al centro non c’è la persona, ma l’individuo.

Gli studenti sono stati catturati dalle parole del presidente dell’Accademia Pontificia di Teologia grazie al suo linguaggio semplice, moderno. E pop.

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