Lory Del Santo smentisce Marcella Bella: Non conosco suo marito

In primo piano

Lory Del Santo smentisce Marcella Bella su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

Rivelazione shock di Marcella Bella contro Lory Del Santo. Ospite di Francesca Fagnani a “Belve”, la cantante ha raccontato un aneddoto, parlando del marito Mario Merello, che ha sposato nel 1989. In risposta all’incalzante giornalista, che le ha chiesto quale fosse una “Belvata” fatta nella sua vita, la voce di “Montagne Verdi” ha risposto di averne fatte tante, soprattutto nei confronti delle donne che si sono avvicinate al marito.

“Una volta ho mandato a quel paese Lory Del Santo. Io e mio marito eravamo in un teatro, lei è arrivata e si è quasi inginocchiata, per parlare all’orecchio di mio marito. Ho chiesto a Mario se la conoscesse e lui mi ha detto di non averla mai vista. Dopo una mezz’oretta è tornata e gli ha parlato ancora nell’orecchio” .Ricordando di aver perso la pazienza e di non averci più visto, tanto da essersi tolta una scarpa, con l’intento di volerla tirare in testa alla regista.

Marcella Bella intervistata a Belve

Dopo averla colpita forte sulla schiena, Marcella sostiene che Lory si sia girata per sentire cosa avesse da dirle e durante l’intervista rincara la dose, abbozzando un’imitazione dell’attrice.

lory del santo Marcella bella
Lory Del Santo

“Le ho chiesto se conoscesse mio marito e lei mi ha risposto di no” afferma la cantante. “A quel punto, la invitai ad andarsene senza guardarsi indietro”. Immediata la smentita dell’attrice.

“Ma io non so neanche chi è suo marito” afferma decisa Lory Del Santo, raggiunta dopo la messa in onda dell’intervista. “Inoltre, posso affermare di non aver mai incontrato Marcella Bella. Me lo ricorderei” aggiunge la regista di The Lady. I

Incredula, dopo aver visto il video della trasmissione di Rai2,

la Lory Del Santo continua a focalizzarsi su ciò che per lei è un’assurdità: “Ma chissà che cosa si ricorda Marcella Bella! Non è vero ciò che dice, se lo fosse, me lo ricorderei.

Sarà mica impazzita?

Ha concluso l’attrice, schietta come sempre ma al tempo stesso stupefatta di essere stata tirata in mezzo in una storia, che non ricorda assolutamente e che a parer suo, non è mai avvenuta. 

A cura di katya Malagnini

Il nuovo libro di Roberto Alessi “Tentazioni & Castighi”

Il nuovo libro di Roberto Alessi “Tentazioni & Castighi” su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

La storia del gossip è democrazia. Il nuovo libro del giornalista e opinionista televisivo Roberto Alessi “Tentazioni & Castighi” il libro racconta gli adultari del potere, sferzanti con chi non ne ha. 

Il gossip è la prima forma di democrazia: fedele a questo motto, il giornalista Roberto Alessi, nel suo nuovo libro “Tentazioni & Castighi”, Morellini Editore, racconta l’Italia dei vip tra miserie e nobiltà, feste faraoniche e grandi sole, ma con la leggerezza della tolleranza, perché solo chi non ha mai peccato può scagliare la prima pietra.

Non vedo, non parlo, non sento. Le tre scimmiette sono da sempre tra noi, vicino al potere, nei giornali, nei posti di lavoro.

Vigliacchi, si nascondono, lisciando chi potrebbe aiutarli nella vita, e fingono di non vedere, come dicono i reali inglesi, «an elephant in the room», un elefante nella stanza, pur di non tradire il loro falso affetto verso il famoso di turno. Noi italiani siamo più diretti e diciamo «Il re è nudo!», rivolti a chi non vede la verità palese in assoluta adulazione verso chi conta di più, ma pronti a essere sferzanti con chi il potere non ha.

Roberto Alessi

Ricordate I vestiti nuovi dell’imperatore di Hans Christian Andersen?

Parla di un re che per paura di passare per cretino si fa confezionare da infingardi tessitori un abito con un tessuto così pregiato, che rimaneva trasparente agli occhi degli stupidi, rimanendo inequivocabilmente nudo davanti al suo popolo imbarazzato quanto divertito.

Quel tessuto è il gossip, non a caso la prima forma di democrazia, che sa tradire la falsità e castigare l’arroganza.

E la storia gli dà ragione ogni giorno.

ROBERTO ALESSI IL GOSSIP È LA PRIMA FORMA DI DEMOCRAZIA

TENTAZIONI & CASTIGHI Morellini Editore

di Roberto Alessi

seguici anche su instagram

Il Liquid Tree: l’albero del futuro per un pianeta più verde

Parliamo di Liquid Tree su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

seguici anche su instagram

In un’epoca segnata da sfide ambientali senza precedenti, l’innovazione tecnologica assume un ruolo cruciale nella ricerca di soluzioni sostenibili.

Al centro di questa ricerca emerge una rivoluzione verde che promette di trasformare il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo con il nostro ambiente: il Liquid Tree, che vede Giuliano Regonesi ceo della startup Microalgaex che l’ha brevettato.

 Questa tecnologia dirompente, basata sul fitoplancton, è destinata a ridefinire il concetto di sostenibilità, unendo salute umana e benessere del pianeta in un unico, straordinario sistema.

 Liquid Tree
Liquid Tree

Il Liquid Tree rappresenta un’evoluzione rivoluzionaria nell’ambito delle tecnologie green.

Sfruttando la potenza naturale del fitoplancton, organismi fotosintetici microscopici che popolano gli oceani della Terra, questa apparecchiatura è in grado di purificare l’aria che respiriamo con un’efficienza senza precedenti.

Attraverso un processo di fotosintesi migliorato, il Liquid Tree non solo ossigena l’aria, rimuovendo gas nocivi, virus e batteri, ma anche cattura e rimuove attivamente l’anidride carbonica (CO2) dall’ambiente, contrastando in modo diretto le emissioni responsabili del riscaldamento globale.

La magia del Liquid Tree non finisce qui. La CO2 catturata viene trasformata in biomassa utilizzabile, apportando benefici tangibili e immediati a diversi settori.

Questa biomassa può essere trasformata in biofertilizzante, offrendo un’alternativa naturale e potente ai fertilizzanti chimici che danneggiano l’ecosistema.

Alternativamente, può essere utilizzata come mangime per i pesci, sostenendo pratiche di acquacoltura più sostenibili, o convertita in biocarburanti, riducendo ulteriormente la nostra dipendenza dai combustibili fossili.

Inoltre, parte di questa biomassa può essere stoccata in forma secca, sequestrando il carbonio in modo permanente e contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.

L’impatto del Liquid Tree sulla qualità dell’aria che respiriamo e, di conseguenza, sulla nostra salute, è profondo.

Respirare aria pulita e arricchita di ossigeno ha dimostrato di ridurre significativamente le infiammazioni, un problema comune per chi vive in aree urbane inquinate.

Ma i benefici non si fermano alla salute fisica. Gli effetti positivi si estendono anche alle nostre capacità cognitive: l’aria pulita aumenta l’attività cerebrale, portando a un miglioramento significativo della performance lavorativa e di studio.

Questo significa che, con una singola installazione del Liquid Tree, possiamo non solo migliorare il nostro benessere personale, ma anche aumentare la nostra produttività e capacità di concentrazione.

Il Liquid Tree si rivela quindi essere un’innovazione ideale non solo per i privati che pongono il proprio benessere e quello dell’ambiente al centro delle proprie preoccupazioni, ma anche per le aziende attente all’impatto ambientale.

Attraverso l’adozione di questa tecnologia, le imprese possono non solo compensare in modo verificabile e trasparente le proprie emissioni di CO2, ma anche migliorare significativamente la qualità dell’ambiente lavorativo per i propri dipendenti.

Luke Marani parla con Fabrizio Corona: IA pericolo o novità

Oggi incontriamo Luke Marani e Fabrizio Corona su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

di FRANCESCO FREDELLA

Nel mondo in continua evoluzione del lavoro e dell’economia, c’è un tema che sta attirando sempre più l’attenzione: l’intelligenza artificiale (IA) e le sue implicazioni sul futuro dell’occupazione e del mondo del lavoro in generale.

Durante una recente intervista di Fabrizio Corona all’imprenditore ed esperto di tecnologia Luke Marani, sono emerse interessanti riflessioni su questo argomento dibattuto.

Luke Marani

In un’epoca in cui l’IA sta rapidamente trasformando molte industrie, dalla produzione alla finanza, molti si chiedono quale sarà il suo impatto sul mondo del lavoro e se porterà con sé nuove opportunità di guadagno.

I RISCHI E I PERICOLI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Durante l’intervista, Marani ha sottolineato che l’IA – nonostante possa comportare la perdita di alcuni tipi di lavoro più manovali e ripetitivi – offre anche una vasta gamma di nuove possibilità di guadagno per coloro che sono in grado di adattarsi e di sfruttare le sue potenzialità.

“L’intelligenza artificiale non è solo una minaccia per il lavoro umano, ma anche un’enorme opportunità”, ha dichiarato Luke Marani durante la conversazione con Corona. “Le tecnologie emergenti come l’IA stanno creando nuovi settori e nuove professioni che non esistevano prima, offrendo enormi possibilità di guadagno per coloro che sono in grado di padroneggiarle.”

Uno dei settori più promettenti in questo senso è quello dell’Ecommerce, con alcuni imprenditori che stanno riuscendo a vendere i propri prodotti in tutto il mondo a costo zero proprio grazie alle declinazioni di questo strumento.

Ma le opportunità non si limitano solo all’Ecommerce: L’IA sta anche rivoluzionando settori come la medicina, il marketing, la logistica e molto altro ancora, aprendo la strada a nuove professioni e nuove modalità di guadagno.

I POSSIBILI SCENARI

Tuttavia, c’è anche il rischio che l’IA possa ampliare le disuguaglianze economiche, concentrando il potere e il guadagno nelle mani di pochi giganti tecnologici.

È quindi fondamentale che le politiche pubbliche e le strategie aziendali siano orientate a garantire che i benefici dell’IA siano equamente distribuiti e che si investa nella formazione e nell’aggiornamento delle competenze per consentire a tutti di cogliere le opportunità offerte da questa tecnologia.

L’intervista tra Fabrizio Corona e Luke Marani ha evidenziato il dibattito in corso sulle implicazioni dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro e del guadagno.

Mentre alcuni temono la perdita di posti di lavoro, altri vedono nell’IA una fonte di opportunità senza precedenti.

Ciò che è certo è che l’IA è qui per restare, e la sfida per la società sarà quella di garantire che sia utilizzata per creare un futuro del lavoro più equo e inclusivo per tutti.

Mons. Staglianò regala il libro al Card. Gianfranco Ravasi

Un incontro speciale tra il Mons. Staglianò con. il Cardinale Ravasi su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

di FRANCESCO FREDELLA

“Ripensare il pensiero, lettere sul rapporto tra tra fede e ragione a 25 anni dalla Fides et Ratio” (prefazione di Papa Francesco) è il titolo del libro che Mons. Antonio Staglianò (Presidente dell’Accademia Pontificia di Teologia) ha regalato al Card. Gianfranco Ravasi in occasione della Tavola rotonda all’Università Pontificia Lateranense di Roma.

L’incontro, che ha visto la partecipazione di ospiti illustri, si è svolto il 24 aprile.

Democrazia, potere e bene comune” è stato l’argomento al centro della Tavola rotonda.

Mons. Antonio Staglianò ed il Card. Ravasi
Mons. Antonio Staglianò ed il Card. Ravasi nell’Aula Magna dell’Università Lateranense

“La Società è schiumosa”

“La società non è più liquida, come diceva Zygmunt Bauman. Ma schiumosa”: Mons Antonio Staglianò, a margine della Tavola rotonda all’Università Pontificia Lateranense, parla a tutto campo di comunicazione ai presenti nell’aula Magna a due passi dalla Basilica di San Giovanni.

“Ogni individuo come persona è una rete di rapporti amativi”, dice ancora il Presidente della Path.

Stamattina, in una lunga chiacchierata con La Verità, sempre Mons. Staglianò tuona: “Pure con una canzone di Sanremo si può fare Teologia”. Appunto, la sua è definita Pop Theology. E piace sempre più.

Da sinistra: Mons. Staglianò, Prof. Mons. Valdrini, Card Ravasi, Prof. Giuliano Amato, Dr. D’Arcais

La pagina X di Mons. Staglianò

seguici anche su instagram

Piatti come quadri: al Ginsu Gourmet Boutique di Mare

Vi consigliamo di andare Ginsu Gourmet Boutique di Mare, l’arte del sushi è riversata nei piatti, , “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

Al Ginsu Gourmet Boutique di Mare, l’arte del sushi è riversata nei piatti, dove l’experience è il connubio si colore e gusto.

Creare una poesia di colore attraverso ricette segrete e creazioni inedite, che uniscono l’esperienza del gusto all’imprinting visivo.

Ginsu Gourmet
Gintare Sutkeviciute, Ginsu Gourmet

Al Ginsu Gourmet Boutique di Mare, i piatti sono come quadri, da ammirare e poi da gustare.

Gintare Sutkeviciute, food designer del sushi è riuscita a differenziarsi con le sue creazioni artistiche, in una metropoli che ha già tutto.

Assieme al fidanzato ha concretizzato il suo sogno e ha aperto il suo ristorante, che si sta imponendo come trend assoluto nella metropoli meneghina.

Come hai iniziato?

«Self made, non ho fatto alcun corso. Ciò che faccio è il risultato di esperienza e curiosità, acquisite negli anni in cui ho lavorato in Italia».

Come mai hai scelto proprio il sushi? Passione per il Giappone?

«Non sono mia stata in Giappone, però, la prima volta che ho assaggiato il sushi qui in Italia sono letteralmente impazzita. Volevo sempre qualcosa di nuovo, così ho iniziato a sperimentare a casa, alzando sempre di più il livello, finché non sono stata chiamata in un locale milanese».

Le tue creazioni sono bellissime e molto curate negli abbinamenti cromatici. Quanto è importante il lato estetico?

«Dopo l’università ho capito di essere molto creativa. Amavo fare quadri e giocare con i colori, ma sentivo che mi mancava qualcosa. Così ho deciso di trasportare questa cosa nel cibo, giocando con il gusto e i colori. Mi divertivo a cercare gusti nuovi, soprattutto con le verdure, molto importanti per la nutrizione, con le quali coloro il mio riso. Uso soprattutto cavolo rosso, barbabietola e zafferano». 

Sei originaria della Lituania. C’è qualcosa del tuo Paese nelle ricette che proponi?

«Proprio la barbabietola, che da noi è grande protagonista. Si abbina perfettamente con il pesce, quindi non è solo questione di colore». 

Come mai hai scelto proprio Milano?

«Volevo cambiare la mia vita. In Lituania faceva freddo e non mi trovavo bene con le persone. Avevo tanto da comunicare e volevo cambiare Paese. Ho visitato Milano e mi sono innamorata di tutti i suoi aspetti, soprattutto il cibo. Così sono arrivata ad aprire il mio locale, assieme al mio fidanzato e siamo molto apprezzati per le nostre prelibatezze artistiche». 

Come vi siete conosciuti?

«Grazie al lavoro! Abbiamo unito i nostri sogni insieme. È un fornitore di pesce e lo vendeva ai ristoranti, tra i quali, quello dove lavoravo io.

Grazie a lui ho sperimentato l’altissima qualità delle materie prime e come ho detto in tv, mi sono innamorata del suo pesce.

Proprio questo mi ha dato la viralità sui social nei giorni scorsi, dopo la mia apparizione da Paolo Bonolis. Non sapevo il doppio senso e a me questa cosa è un po’ dispiaciuta, perché mi è sembrato come se la mia professionalità non venisse presa sul serio.

Volevo vincere un po’ di soldi per la mia attività, ma mi è stato detto di dire prima la frase, in modo da giocare sul doppio senso e Bonolis ha un po’ girato la frittata.

A Striscia, Gerry Scotti ha detto che ormai i concorrenti fanno di tutte per visibilità e vorrei chiarire che non è affatto così».

Sei un’imprenditrice creativa. Realizzi anche accessori gioiello per la donna.

«Durante il Covid mi sono inventata qualcosa da fare e così mi sono messa a fare accessori fatti a mano, orecchini e braccialetti, sperando di aprire un negozio online. Poi, però ho avuto l’opportunità del ristorante e ho dato priorità a quello». 

Sei stata in tv. Hai ambizioni anche nel mondo dello spettacolo?

«Sì mi piacerebbe, ma non so se sarei brava. Potrei trasmettere anche la mia vita attraverso i social, perché mi piacerebbe che la gente notasse anche il mio lato divertente e comico, oltre all’aspetto». 

A cura di katya Malagnini

La Revêche di Sara Melis: quando il Made in Italy incanta

Dalla Sardegna alla conquista dell’Italia, strizzando l’occhio alla moda. Sara Melis, nata e cresciuta nel sud della Sardegna, inizia a viaggiare sin da piccola, confrontandosi con nuove realtà mentre scopre e vive luoghi lontani.

La sua curiosità insieme a una passione innata per la moda e a un senso dello stile ereditato dalla madre, la porta nel 2015 a muovere i primi passi nella fashion industry per poi lanciare nel 2016 “La Revêche”, che in poco tempo diventa un brand di riferimento nel segmento del luxury beachwear .

Laureata a Milano presso l’Università del Sacro Cuore in Economia e Gestione Aziendale, Sara combina un’attitudine imprenditoriale con una visione creativa che le permette di inventare le applicazioni di fiori 3D, dettaglio-icona de La Revêche. Sara oggi guida la sua azienda nel rispetto della tradizione del Made in Italy, con uno sguardo proiettato verso il futuro volto a affrontare e vincere le sfide di un mercato in continua evoluzione.

Parola d’ordine: eleganza femminile e seducente con un  tocco di contemporanea versatilità. Per la stagione Primavera/Estate 2024, La Revêche, luxury beachwear brand disegnato dalla fondatrice Sara Melis, presenta una collezione che abbatte le barriere tra swimwear e fuori acqua.

Creazioni dalla raffinatezza sensuale, ma al tempo stesso discreta, nascono come preziosi costumi che si tramutano con disinvoltura in pezzi ready-to-wear capaci di arricchire il guardaroba aggiungendo un velo glamorous sia al look quotidiano, che a quello per le occasioni speciali. Una morbida e soffice Lycra dalla mano setosa è la protagonista assoluta della collezione SS24, che vede la declinazione dell’iconico fiore su nuovissimi capi leggeri e destrutturati.

Dai sofisticati abiti long sleeves alle nuove proposte beach, bikini e one piece. Come sempre lo sguardo è rivolto al perfect fit, lycra morbida e avvolgente, tagli minimal, e iper sexy che valorizzano le forme femminili nel massimo comfort. Alla linea back to basic, si affiancano dei capi strutturati, per un outfit più sofisticato e versatile. Come gli immancabili body coordinati alle gonne, e le bralette sottogiacca, diventati i nuovi iconici La Revêche. La palette si conferma monocromatica dai toni tenui e fiori a contrasto.

La Fiorida di Mantello grandi riconoscimenti dall’ ISFOA.

Oggi grande incontro con ISFOA alla location due stelle Michelin, l’Agriturismo La Fiorida di Mantello su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e i suoi protagonisti.

ISFOA Stefano Masullo
Stefano Masullo

Grande riconoscimento per Patrizio Del Nero, è stato insignito del prestigioso Titolo di Accademico, rilasciato dalla Facoltà di Scienze Sociali ed Umane di ISFOA Libera e Privata Unitelematica di Diritto Elvetico.

Il Magnifico Rettore I.S.F.O.A – Hoschule für Sozialwissenschaften und Management Stefano Masullo ha così conferito la laurea ad honorem.

Al valtellinese Patrizio Del Nero, che ha rivestito a livello politico il ruolo di Sindaco della Città di Albaredo per San Marco, di Consigliere della Provincia di Sondrio, di Presidente del Consiglio della Provincia di Sondrio e di Presidente della Provincia di Sondrio.

È fondatore e presidente di Alps Word, società leader nel settore dei servizi innovativi alle imprese e nella comunicazione, come Call Center e Contact Center ed è stato lungimirante, nell’inaugurare, alla fine degli Anni ’90.

Il vero e proprio remote working, vantando Centri Operativi in Albaredo per San Marco (Sondrio) Viddalba (Sassari) Ornica (Bergamo), Milano e Roma , avvalendosi di decine di professionisti giovani e motivati, assunti a tempo indeterminato e senza avvalersi di centri esteri.

Tanti gli ospiti e business men presenti a questo grande evento, dove raffinatezza e natura si sono unite in un delizioso connubio di convivialità.

Un meeting prestigioso, tenutosi presso l’esclusiva location due stelle Michelin Agriturismo La Fiorida di Mantello, in provincia di Sondrio.

La proprietà rappresentata da Stefano Martinalli, già Direttore Generale di Autotorino, una grande realtà italiana, che negli anni si è imposta come leader di settore.

Autotorino con più di due miliardi di fatturato e 71 filiali in Italia, la cui missione è dare forma e libertà ai desideri dei clienti, accompagnando le loro emozioni verso la giusta scelta, attraverso l’impegno, l’ascolto e il gioco di squadra.

La meravigliosa struttura, che si pone come un punto di riferimento valtellinese dove staccare dallo stress della città si trova in un contesto immerso completamente nella natura, dove gustare le prelibatezze locali rivisitate in una cucina d’eccellenza, il tutto, magari concedendosi qualche coccola di lusso nell’ampia zona benessere.

Un conseguimento importante per Del Nero, che va ad acclarare una carriera prestigiosa, costellata di tanti impegni e soddisfazioni, per un imprenditore che ha saputo distinguersi, nel dare nuove visioni al mondo della comunicazione. 

seguici anche su instagram

Antonio Martusciello: con il nuovo presidente di Audiradio

Bentornati su “Social People Tgcom24”. Il JIC del comparto radiofonico vede come soci fondatori Lorenzo Suraci per Editori Radiofonici Associati (ERA, ex TER), Stefano Spadini per Assap Servizi/UNA e Antonio Martusciello (Audiradio) per Utenti Pubblicità Associati.

di FRANCESCO FREDELLA

È stato raggiunto finalmente l’obiettivo per cui si lavorava dal 2011.

Oggi il comparto delle radio conosce una svolta storica: abbandona finalmente la struttura di MOC (Media Owner Contract), ormai totalmente inadeguata dinanzi al processo di convergenza multimediale favorito dalla digitalizzazione dell’intera filiera dei contenuti, per approdare al tanto agognato JIC (Joint Industry Committee), composto da editori (ERA, ex TER) e rappresentanti del mercato (UPA e UNA).


Un risultato ottenuto attraverso l’impegno delle varie componenti del mercato e di Agcom, che ha sempre incentivato il, non più procrastinabile, passaggio al modello del JIC.

In forza dei principi di correttezza e trasparenza nella rilevazione degli indici di ascolto, e attraverso la costituzione di un’organizzazione tale da assicurare la massima rappresentatività del settore nel rispetto di condizioni eque e non discriminatorie.
Presieduta da Antonio Martusciello, la nuova Audiradio, e i suoi 36 membri, saranno chiamati a guidare un organismo di rilevazione che dovrà garantire per il prossimo anno una nuova ricerca metodologica nella rilevazione degli ascolti radiofonici.

Capace di garantire quel delicato equilibrio tra la necessità di dare continuità alla currency e l’esigenza di adottare una metodologia che prenda atto dell’irreversibile processo di digitalizzazione dei media, e dei conseguenti cambiamenti strutturali.

Che si stanno determinando nei comportamenti di consumo e nelle modalità di fruizione dei contenuti multimediali.

La “Pop-Theology” del vescovo Antonio Staglianò arriva alla Sapienza di Roma

Oggi parliamo di “Pop-Theology” del vescovo Antonio Staglianò su: “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

di FRANCESCO FREDELLA

Una giornata di riflessione su temi molti importanti grazie ad un incontro incontro promosso dalla cattedra di Diritto Ecclesiastico con Mons. Antonio Staglianò.

Amore, giustizia, ma anche tanti altri temi al centro dell’incontro che si è svolto all’Università La Sapienza di Roma con oltre cento studenti.

L’incidenza della dimensione religiosa nella società civile” è stato il tema al centro dell’incontro odierno. Mons. Antonio Staglianò (Presidente della Pontificia Accademia di Teologia) ha parlato di filosofia e teologia con grande partecipazione da parte di tutti gli studenti. A tenere la relazione è stata la Professoressa Beatrice Serra della cattedra di Diritto Ecclesiastico e Diritto Canonico dell’Università La Sapienza.

Mons. Antonio Staglianò nel corso dell’incontro di oggi

Mons. Staglianò, amatissimo dai giovani, nel suo discorso, ha toccato temi molto importanti parlando di giustizia, ma anche del concetto di amore. Oggi più che mai cardine all’interno della nostra società. Sapere, individuo-persona, libertà, giustizia: sono queste le parole dell’incontro con i giovani studenti.

“LA SOCIETA’ DI OGGI E’ SCHIUMOSA

Mons. Antonio Staglianò , teologo di grande rilievo, ha fatto accenno nel suo intervento a Kant, Rosmini, Zygmunt Bauman. “La società di oggi non è più liquida, ma schiumosa”, ha raccontato Staglianò, che nei suoi interventi utilizza molto spesso i testi dei cantanti più amati dai ragazzi.

Nasce così la sua “Pop-Theology”. Ampio spazio anche al concetto di Metaverso: al centro non c’è la persona, ma l’individuo.

Gli studenti sono stati catturati dalle parole del presidente dell’Accademia Pontificia di Teologia grazie al suo linguaggio semplice, moderno. E pop.

seguici anche su instagram

L’accademia NFT di Michele Cotti: cosa c’è da sapere.

Incontriamo l’imprenditore digitale Michele Cotti su: “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

L’esperto di NFT e imprenditore digitale Michele Cotti, noto sui social come Whalecot.eth, ha recentemente celebrato un traguardo eccezionale per la sua accademia di formazione: più di 250 persone comuni hanno imparato a navigare con successo nel dinamico mercato degli NFT nell’ultimo anno.

Michele Cotti
imprenditore digitale Michele Cotti

Michele Cotti, che ha lasciato la sua carriera universitaria in ingegneria informatica e l’impiego nell’azienda di famiglia per esplorare le frontiere digitali, ha portato in Italia un metodo già affermato negli Stati Uniti.

“Vediamo persone comuni che guadagnano migliaia, se non milioni di euro semplicemente comprando e vendendo NFT dalla propria camera, in Italia ancora nessuno ne parla “

Gli NFT, o token non fungibili, sono arte digitale associata ad un contratto registrato sulla blockchain che ne verifica l’unicità e la proprietà dello stesso.

Ogni NFT è unico al mondo e può avere un solo proprietario alla volta. Questo sistema di proprietà digitale ha innumerevoli applicazioni pratiche, e grandi aziende come Amazon, Apple, Gucci e tante altre stanno investendo ingenti somme perché ne hanno capito le potenzialità.

L’approccio di Michele si basa sul fatto che non è necessario essere creatori di NFT, ma piuttosto comprare e vendere NFT creati da altri.

“Ci sono NFT che passano dal valere 100-200€ a valere 2000-3000€ nel giro di pochi giorni, altri da valere 1-2 mila euro a valere 10-20 mila euro…non ci sono limiti in questo mercato” spiega Michele. ”

Il segreto sta nell’acquistare NFT ancora poco valorizzati e aspettare che crescano di prezzo per poi venderli e portarsi a casa del profitto netto””

Attraverso la sua accademia, Michele seleziona con cura ogni studente puntando a trasformare ogni partecipante in un investitore di successo. “non accettiamo tutti perché vogliamo realmente portare ognuno di loro a risultato” afferma Michele.

Il bello di tutto ciò è che, a competenze apprese, bastano 5-6 ore a settimana per ottenere ottimi risultati quindi anche una persona che già lavora può sicuramente farcela.”

E poi: “Gli NFT sono l’opportunità più grande di questo decennio e chi se ne rende conto ora sarà 10 passi avanti rispetto alla massa”.

seguici anche su instagram