Jessica Brugali: Sono riuscita a coniugare la musica e i social network

Bentornati su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. oggi incontriamo Jessica Brugali è una delle influencer italiane più seguite.

Jessica Brugali
Jessica Brugali

Jessica Brugali è una delle influencer italiane più seguite e sarà la madrina della Stramilano 2024. Con 9 milioni di follower su Youtube e 10 su Tik Tok, Jessica è riuscita nella titanica impresa di far passare la sua straordinaria bellezza in secondo piano.

Il messaggio che la giovane vuole mandare ai suoi seguaci è quello di non prendersi mai sul serio e lo condivide con ironia, attraverso la comicità dei suoi contenuti, che unisce al mondo musicale. Da quattro anni, infatti, Jessica fa sentire la sua voce, anche attraverso i microfoni della radio più ascoltata d’Italia, Rtl 102.5.

Come sei arrivata alla radio?

«Ho sempre avuto la passione di creare video. Cinque anni fa ho creato i miei canali Instagram, Tik Tok e YouTube, dove condivido contenuti spiritosi e sono cresciuta ogni anno sempre di più. Così sono stata notata e questo mi ha dato l’opportunità di arrivare alla radio. Doveva essere una semplice collaborazione, invece poi ho avuto l’opportunità di continuare come speaker e content creator».

Come ti trovi a Rtl 102.5?

«Benissimo! Ormai sono lì da quattro anni veramente tanto e ho sempre avuto la passione per la musica e per la conduzione. La radio è la congiunzione perfetta tra queste mie due passioni».

Jessica Brugali

Il tuo seguito social è pazzesco. Cosa ne pensi delle nuove regolamentazioni per gli Influencer? 

«Ho 10 milioni di follower su Tik Tok e 9 milioni su YouTube. Sono numeri veramente importanti. Per quanto riguarda le nuove regole bisognerebbe aprire un discorso troppo lungo. Posso dirti, che come influencer cerco di fare sempre il mio meglio in trasparenza». 

Che tipo di contenuti crei sui social? 

«Mi muovo molto in base a quello che funziona, mi reputo comunque una influencer dal lato molto comico e divertente. Cerco di portare anche i miei seguaci del mondo della radio, mostrando ciò che non sono abituati a vedere. Unisco la comicità alla musica».

La bellezza ti ha penalizzata o aiutata? 

«Né una né l’altra. Diciamo che ho sempre amato prendermi in giro, concentrando i miei contenuti sull’autoironia e sull’empatia e mai sulla bellezza». 

Oltre ai sogni che hai già realizzato, dove vuoi arrivare?

«Sogno la conduzione di grandi eventi, sempre in ambito musicale, perché la musica è ciò che mi appassiona di più». Rtl 102,5 mi ha dato la possibilità di vivere esperienze di conduzione in importanti show come il capodanno e Beauty on stage eventi musicali trasmessi in radiovisione.

Sarai la madrina della Stramilano. Che effetto fa? 

«Sono super onorata!  È una manifestazione importantissima che colora le vie di Milano e soprattutto è incentrata sullo sport un’altra mia grande passione. Non poteva esserci occasione più adatta per esprimermi da questo punto di vista! Domenica 24 marzo taglierò il nastro alle partenze, che sono due: una alle 8:30 e una alle 9:30 perché una gara è più blanda, pensata per bambini e famiglie e l’altra, di 10 km è per chi ama correre. Io amo la corsa e faccio anche palestra perché mi fanno bene, sia a livello fisico, sia a livello mentale». 

A cura di katya Malagnini

Le buone notizie di Veronica Dal Bosco e Maria Dal Monte.

Le bellissime Veronica Dal Bosco e Maria Dal Monte si raccontano in esclusiva a “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti.

Il debutto televisivo di Veronica Dal Bosco e Maria Dal Monte è avvenuto nel 2019 su Rai 2. Il percorso è stato difficile ma la vita, come dicono loro stesse è una salita, che ti porta a una vista grandiosa. Una visuale sul sogno, quello di condurre un programma importante. In tv, Veronica e Maria ci sono già: sono due punti fermi del cast di Uno Mattina in Famiglia, dove hanno una rubrica sulle buona notizie.

Veronica Del Bosco e Maria del Monte
Veronica Dal Bosco e Maria Dal Monte

Quali sono le vostre aspirazioni nel mondo dello spettacolo?

V: «Vorrei diventare una conduttrice e magari, tra qualche decennio vorrei condurre Sanremo».

M: «Vogliamo crescere sempre di più all’interno di Uno Mattina, magari con una rubrica in più e vorremmo condurre un programma nostro, come abbiamo fatto nel 2019, quando abbiamo condotto Auto Collection».

Siete sempre insieme. C’è un motivo particolare?

V: «Siamo inseparabili! Ci conosciamo dall’asilo e abbiamo fatto un sacco di esperienze insieme. Tutti ci chiamano Cip & Ciop, proprio perché siamo sempre insieme».

M: «Non c’è un perché. Siamo grandi amiche, ci conosciamo da sempre e abbiamo solo un anno di differenza. Non siamo mai state in classe insieme ma abbiamo vissuto nello stesso paese di provincia. Una sera abbiamo deciso di coltivare insieme il sogno dello spettacolo».

Siete nel cast di Uno Mattina. Cosa vi piace di più di questa esperienza?

V: «Sì siamo nel cast fisso di Uno Mattina in Famiglia e quest’anno abbiamo anche una nostra rubrica fissa, Le Buone Notizie dal Mondo. Ci troviamo benissimo, soprattutto con Beppe Convertini, che è una persona gentile e generosa. Lo adoro»!

M: «Siamo alla nostra seconda stagione. L’anno scorso siamo state introdotte da Michele Guardì, che ringraziamo. Quest’anno abbiamo avuto l’idea della rubrica sulle buone notizie, che è stata accolta con entusiasmo».

Notizie buone dal mondo. Quanto è importante diffonderle?

V: «Le buone notizie sono necessarie e fondamentali. Purtroppo, molti programmi focalizzano l’attenzione su cose negative e non sul buono. Le cose belle accadono è solo che non se ne parla. Il nostro obiettivo è trasmettere speranza e ottimismo».

M: «Oggi più che mai! C’è tanto pessimismo e ci sono troppe notizie negative, quindi cerchiamo di diffondere ottimismo».

Qual è stata la notizia più bella che abbiate letto?

V: «L’anno scorso, un carabiniere ha salvato la vita di una ragazza che stava per suicidarsi, ma ad ogni modo, tutto ciò che trasmette energia positiva è bello e rimane nel cuore».

M: «La notizia di un bimbo, nato su un volo grazie all’aiuto del Comandante e delle hostess. Ricordo anche la storia di un anello, che dopo aver fatto il giro del mondo e tornato nella mani della sposa che lo aveva perso nei fondali marini messicani».

Quali sono i vostri futuri progetti?

V: «Il cinema mi piacerebbe ma se ci fosse una parte in un cinepanettone sarebbe il coronamento di un sogno»!

M: «Sicuramente tv! La più aspirazione è il Festival di Sanremo, anche se siamo ben coscienti che c’è molta strada da fare. Il cinema lo lasciamo fare a chi fa l’attore».

Come siete al di fuori di social e tv? 

V: «Nel tempo libero mi alleno e vado a camminare. Ascolto musica, ma anche i podcast di Oprah. Adoro le sue interviste. Gioco a padel e mi piacciono gli aperitivi».

M: «Ho appena iniziato un corso di balli latino americani e sono un agrande appassionata di arte, pop art e grafica».

A cura di katya Malagnini

World Cup Trading, ecco chi è il migliore d’italia!

Gianluigi Ventre, un talentuosso trader italiano di 33 anni si racconta a “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti.

Gianluigi Ventre un talentuoso trader italiano di 33 anni, sta attualmente primeggiando nella World Cup Trading, detenendo la prima posizione in tre diverse competizioni.

Gianluigi Ventre
Gianluigi Ventre

La sua esperienza nel settore si riflette nella capacità di sviluppare strategie uniche, sia automatizzate che manuali, contribuendo al suo successo nel mondo del trading. La sua determinazione e la sua competenza lo collocano tra i protagonisti di questa affascinante competizione globale.

Con una profonda passione per i mercati finanziari, Gianluigi Ventre ha affinato le sue capacità di trading nel corso degli anni, dimostrando una straordinaria abilità nell’adattarsi alle mutevoli dinamiche del mercato.

La sua partecipazione alla World Cup Trading non solo sottolinea il suo attuale successo, ma indica anche la sua costante ricerca di nuove sfide e opportunità di crescita.

La versatilità di Ventre si manifesta nella sua capacità di sviluppare strategie sia automatiche che manuali. Le strategie automatizzate, basate sull’analisi algoritmica, evidenziano la sua attenzione per i dettagli e la capacità di identificare modelli complessi.

Allo stesso tempo, le sue strategie manuali evidenziano l’intuizione e la competenza nell’interpretare le sfumature del mercato.

Oltre alla sua brillante carriera di trading, Ventre si distingue anche per il suo impegno nel condividere le sue conoscenze con la comunità finanziaria. Attraverso workshop, webinar e pubblicazioni, contribuisce a diffondere la sua esperienza, ispirando altri aspiranti trader.

seguici anche su istagram

Lorenzo Giberti di Orion da Telegram alla pubblicità online

Immagine

Oggi incontriamo Lorenzo Giberti di Orion su:  “Social People Tgcom24”, la rubrica che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti.

Di Lorenzo Giberti parla anche Forbes, la prestigiosa rivista tutta dedicata agli imprenditori. La storia di Gilberti e la sua “Orion” inizia per caso, per gioco.

 Lorenzo Gilberti
Lorenzo Giberti

“Tutto è partito a 15 anni: su YouTube ho trovato dei video che parlavano di tecnologia”, dice Lorenzo Giberti a Forbes.

“Spinto dalla grande passione per questo argomento, ho deciso di aprire un canale Telegram che in poco tempo è diventato il decimo in Italia, con oltre 120mila utenti. Sono stato contattato da diverse aziende del settore tecnologico che mi hanno chiesto di pubblicizzare il loro prodotto in rete”.

Giberti, poi, decide di abbandonare gradualmente Telegram per concentrarsi sulla gestione delle campagne pubblicitarie online.

E sempre a Forbes racconta:
“Ho iniziato a offrire la pubblicità come servizio per imprenditori di aziende multimilionarie. In poco tempo sono riuscito ad assumere nuovi collaboratori e a costruire un team di lavoro”.

Orion, il suo gioiellino, conta 25 unità sparse in tutto il mondo. Ma di cosa si occupa?

“I servizi offerti vanno da un semplice affiancamento consulenziale e strategico alla creazione e al miglioramento di interi ecosistemi di marketing in formula done for you, che prevede la gestione di ogni aspetto della presenza online del cliente”, racconta.

 Lorenzo Gilberti

Come si svolge il lavoro nella vostre agenzie?

Nella nostra agenzia siamo divisi in più team. Ci sono cinque manager che gestiscono esperti sotto di loro nella costruzione di siti web o nell’avviamento di campagne pubblicitarie. L’aspetto che ci distingue rimane quello dell’advertising, che porta i nostri clienti ad aumentare il loro fatturato in maniera prevedibile”, svela ancora a Forbes.

seguici anche su istagram

Dottore Stefano Di Nunzio ci racconta la sua nuova start up

Bentornati su “Social People Tgcom24”, oggi incontriamo il dottore Stefano Di Nunzio per condividere con noi la motivazione principale nel decidere di adottare il “VIVI A FUOCO “ come filosofia di vita!

A tu per tu con il dott. Stefano Di Nunzio cosa ci racconta?

Ho diversi progetti in cantiere, alcuni già svelati come l’apertura in società della quinta palestra durante il prossimo mese, così come la creazione di una start up nell’ambito del food, settore in cui ho iniziato a cimentarmi due anni fa attraverso l’apertura di due negozi di poké e che mi ha già insegnato, attraverso errori, molte competenze che cerco di portare nelle nuove esperienze che mi vedono coinvolto.

Stefano Di Nunzio
Stefano Di Nunzio

Ci parli della nuova start up?

In particolar modo la nuova start up in cantiere ha bisogno ancora di alcuni passaggi chiave per poter essere immessa sul mercato e rappresenta la chiusura di un cerchio iniziato dal mio socio Danilo già nel lontano 2008 e che, personalmente, ho spinto per voler finalizzare in un progetto per l’appunto molto vicino alla realizzazione e che vede il mondo fisico e il mondo digitale fondersi tra loro per dare alle persone una opportunità ancora non disponibile ad oggi per nessuno, neppure attraverso grandi aziende mondiali. 

Le idee partono sempre dalle persone che hanno poteri grandissimi e che hanno limiti solo quando decidono di farsi limitare da essi.

In ultimo c’è un altro progetto imprenditoriale innovativo che mi vede coinvolto in partnership da qualche mese e che sta iniziando a dare i primi frutti, una esclusiva mondiale che ho conosciuto tramite un caro amico di vecchia data che ho rincontrato dopo 10 anni e che ho piacevolmente scoperto esserne diventato in questo tempo un esperto e che mi sta aiutando a sviluppare in meno tempo ciò che lui è stato capace di fare in questi 10 anni in cui lo avevo perso di vista.

Quando semini buoni rapporti non puoi fare altro che aspettare un ritorno positivo dalla vita e dalle persone e, anche quando questo non capita,  essere delle buone persone può comunque guidare positivamente le nostre scelte con una pulizia morale che sorregge sempre e comunque gli esseri umani virtuosi.

Quali sono alcuni dei metodi chiave che ha adottato per raggiungere il successo nella sua carriera imprenditoriale ?

Li ho condensati nel mio libro FITNESS E CONSAPEVOLEZZA INTERIORE, pubblicato nel 2020, diventato bestseller del sito di pubblicazione Nonsolofitness e che non è nient’altro che un compendio di virtù che, fin da bambino, cerco di ricordarmi di seguire affinché la strada verso il raggiungimento del mio desiderio di essere una buona persona possa essere espresso massivamente.

Questo è proprio quello che mi ha fatto, mi fa e sono certo, mi farà continuare in un flusso positivo di situazioni, eventi e rapporti sorretto da una forza invisibile ma molto potente verso il mio personale successo. 

Ricordiamoci peraltro che il successo non è per tutti rappresentato dalle stesse caratteristiche, è giusto che ognuno di noi possa darne una connotazione diversa e personale, l’importante è che sia in linea con i propri valori interni, solo così potrà essere costante e duraturo.

Quali sono le sue strategie per bilanciare il lavoro e la vita privata , essendo un uomo abbastanza impegnato e come riesce a mantenere una mentalità sana ed equilibrata ?

La strategia principale che ho sempre utilizzato è la lettura serale prima di andare a dormire che mi permette di riportare la mia mente ad una concentrazione che a volte perdo durante la giornata in preda ai molti impegni. 

Leggere prima di dormire, soprattutto libri spirituali e di crescita personale e psicologica mi ha sempre positivamente ricaricato per l’alba di ogni nuovo giorno. 

Un’altra importante ricarica positiva è la mia famiglia, il fatto di sentirmi importante nella creazione, nel sostentamento e nel mantenimento di un sano equilibrio familiare e che mi consente nella figura del marito e del papà, lo sviluppo di una forza maggiore nel raggiungimento dei miei obiettivi perché non fini a se stessi o al mio ego, quanto invece importanti per l’integrità di una famiglia unita, sana e di valore.

Cosa significa per lei vivere a fuoco ?

Ho deciso, insieme alla mia personale social media manager Marilisa che ringrazio per l’idea, di identificare il mio personaggio che vuole trasmettere virtù positive, in un claim che potesse richiamare in un modus operandi quotidiano intriso di passione sincera verso ciò che si fa, verso gli altri e verso se stessi, e VIVI A FUOCO è proprio ciò che rappresenta meglio questo concetto perché il fuoco, oltre che essere uno dei quattro elementi naturali insieme alla terra, all’aria e all’acqua , è il simbolo del calore, necessario per dare la vita e mantenerla viva insieme all’equilibrio che gli altri tre elementi naturali donano insieme al fuoco al fine di rendere la vita quello straordinario filo sottile d’equilibrio che divide una vita degna di essere vissuta rispetto alla mera sopravvivenza, purtroppo possibile se non ci si analizza nel profondo e si perde per strada il fuoco ardente della passione.

  • La sua filosofia ha spinto molti a seguire le loro passioni e a vivere pienamente  e con coraggio.

Che consigli darebbe a Stefano Di Nunzio di 10 anni fa ?

Sono molto orgoglioso che questo mio percorso stia portando alcune persone, alcune delle quali mi scrivono quotidianamente per esprimermi gratitudine e stima, a voler togliere il freno dell’ambizione di comunicare qualcosa di sé, qualcuno addirittura lanciandosi in progetti social ambiziosi e che, senza avermi prima seguito, non avevamo iniziato ancora a fare.

Come si fa a non essere contenti quando la propria vita inizia ad impattare su più persone?

Questo è il vero scopo che mi ha portato ad iniziare e che mi dà sempre più lo spirito d’iniziativa per continuare e migliorare anche la modalità di comunicazione e di incisività a questo scopo.

Allo Stefano di 10 anni fa darei un consiglio soltanto ed è quello che più spesso mi sento di dare a ragazzi un pó più giovani di me : quello di non perdere se stesso neanche quando qualcuno vuole farti credere, solo perché stai crescendo, che stai cambiando in peggio solo perché sei diverso da prima. 

Ecco, oggi sono più schermato rispetto a questo, fino a non molto tempo fa ne ho sofferto e ho scoperto, indagando dentro me stesso, che ho sempre agito con la volontà positiva nei confronti di tutti per quanto mi è stato possibile perciò è stato solamente malsano crucciarmene.

Ma si sa, la vita ti insegna solo attraverso la sofferenza ed è stato giusto attraversare anche quegli stati d’animo negativi, rafforzando il mio spirito e la mia mente.

Stefano Di Nunzio

Sappiamo da indiscrezioni che ha in cantiere un po’ di progetti , come riesce a mantenere il focus e l ‘energia necessaria per gestire con successo le sue numerose attività ?

Sono sempre stato attratto dalle discipline orientali e da circa un anno pratico una disciplina dieci minuti al mattino e dieci minuti nella seconda parte del pomeriggio che mi aiuta a ritrovare il mio centro e devo dire che mi aiuta molto.

La calma è una virtù che ci dà forza, molto spesso in questa società viene scambiata per debolezza o sottomissione mentre invece una persona calma ha la forza e la centratura nella sua mente e nel suo corpo capaci di esprimere un vigore e una potenza che non sarebbero possibili in uno stato di agitazione e di apparente aggressività. 

Le azioni stressogene sono sintomo di debolezza, le azioni di un uomo calmo sono invece ricche di forza costruttrice.

Cerco di trovare questo dentro me stesso tutti i giorni attraverso la pratica e attraverso i ragionamenti per cercare di elevare il mio stato vitale il più possibile e trovare saggezza anche quando magari può essere più difficile. 

Non sempre ci riesco, ma ci provo con tutte le forze.

Questa è una delle mie missioni, cercare la saggezza degli uomini che nel tempo ci hanno lasciato parole ed esempi concreti ed ineccepibili.

Ci riesco sempre? No. Ci provo sempre? Si.

Vorrebbe condividere con noi la motivazione principale nel decidere di adottare il “VIVI A FUOCO “ come filosofia di vita ?

Come detto prima il fuoco è ciò che rappresenta meglio la passione, elemento di base fondamentale su cui poggiare qualsiasi altra nostra peculiarità positiva. 

Senza il fuoco della passione non sarebbe possibile scardinare i limiti di tempo e di spazio che la nostra mente ci impone per la sua propria sopravvivenza. 

L’uomo paradossalmente è neurobiologicamente progettato per avere limiti ma allo stesso tempo dispone di facoltà immaginative che, se allenate, sono le stesse che i limiti possono superarli.

Scriverà un secondo libro ?

Credo proprio di sì, non sono completamente contento della stesura del primo perché lo trovo incompleto perciò ho il desiderio di farne un “sequel” più ricco ed articolato ma allo stesso tempo di immediata comprensione ed attuazione come il primo. 

Un’ ultima domanda , più che altro una curiosità: ha qualche citazione che la ispira e rappresenta la sua filosofia di VIVERE A FUOCO ?

Posso concludere questa intervista, oltre che ringraziandovi ulteriormente per lo spazio e l’attenzione concessami, anche con una frase che sento rappresentarmi e che utilizzo spesso.

“ NON SI DIVENTA MAI GRANDI DA SOLI MA SEMPRE IN BUONA COMPAGNIA “.

Questo si collega con il fuoco di una vita a fuoco perché tutto ciò che noi facciamo si alimenta e si completa solo attraverso il nostro ruolo nella società insieme agli altri esseri umani e questo dovrebbe portarci a ricordarci di essere umili perché non saremmo così importanti, anche quando pensiamo di esserlo, senza la presenza di altre persone che ci accompagnano in questo lungo e affascinante viaggio chiamato vita.

Un caro saluto e ringrazio, fin d’ora, chi leggerà.

Ritorno alla regia per Lory Del Santo: dopo The Lady, ecco

L’attrice e regista Lory Del Santo racconta a “Social People Tgcom24”, dopo aver generato scalpore con The Lady torna alla regia, la troupe delle Iene di Italia uno sul set del docufilm per documentare la realtà del gruppo QAnon, 

Nuovo progetto per Lory Del Santo. L’attrice e regista, dopo il successo di The Lady, la prima serie tv disponibile gratuitamente sul web uscita nel lontano 2014, oggi si sta dedicando alla realizzazione di un docufilm su QAnon.

lory del santo

Nel progetto, Lory mostrerà la realtà del fenomeno nato nel 2017 negli USA, riconosciuto tra i padri fondatori del complottismo a livello mondiale.

QAnon è un gruppo di estrema destra, la cui teoria è quella di un’ipotetica trama segreta, organizzata da un presunto Deep State, un potere occulto, che avrebbe agito contro l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Il gruppo, oggi vanta migliaia di seguaci in tutto il mondo e attraverso l’occhio imparziale ma determinato della regista, potremo farci un’idea più approfondita di ciò che questo fenomeno rappresenta e sul perché, così tante persone siano tentate di credere a determinate teorie.

Nel docufilm, la stessa attrice e regista s’immerge nella realtà di questo fenomeno, raccontando semplicemente l’essenza di un fenomeno, con obiettività e lasciando allo spettatore la possibilità di farsi delle idee.

I protagonisti sono proprio loro, i seguaci di QAnon, ritratti nella loro quotidiana devozione per questo movimento.

lory del santo

L’intero progetto è seguito anche dalla popolare trasmissione di Italia 1 Le Iene, che attraverso lo sguardo curioso e incalzante dell’inviato Gaston Zama ci racconterà cosa succede dietro le quinte della realizzazione di questo progetto.

La Lory Del Santo è una donna tosta, che non ha mai esitato a trattare tematiche forti nella sua vita, non solo sullo schermo ma anche nella vita.

È una donna che ha sofferto molto e ha saputo riemergere, creando energia dal suo profondo dolore, attraverso l’uso consapevole della resilienza e la costante scelta di rialzarsi.

Tutta la sua energia, la sua forza e la sua indipendenza, Lory le riversa da sempre nel suo lavoro, portando l’occhio dello spettatore anche in realtà scomode, per osservare anche ciò che va al di là delle nostre credenze e di ciò che è la realtà.

Forse, anche per questo ha scelto un fenomeno così dibattuto come QAnon, per mettere un accento su come, per molte persone, al di là del bianco e del nero esistano anche molte sfumature e di come si possibile, attraverso un consapevole uso della persuasione su menti fragili si possano generare delle realtà che pur non virando nella giusta direzione sono in grado di accogliere numerosissimi consensi.

A cura di katya Malagnini

seguici anche su istagram

Federico Fashion Style torna in tv con Il salone delle Celebrità

“Social People Tgcom24”, la rubrica dedicata ai social network racconta: il grande Party di Federico Fashion Style.

Una parata di Celebrities per il ritorno su REAL TIME di Federico Fashion Style con “Il salone delle Celebrità”.

Tra i tanti ospiti vip grande risalto per Valeria Marini nazionale, la giornalista e scrittrice Candida Morvillo, la opinionista televisiva Patrizia Groppelli.

Il programma andrà in onda il 6 aprile alle 16:50, la versione VIP del seguitissimo programma “Il Salone delle Meraviglie”, trasmesso per cinque edizioni sul canale femminile del gruppo Warner Bros, Discovery+.
Ieri sera in uno dei locali più alla moda di Milano, tanti VIP e amici per festeggiare questa nuova avventura dove vedrete le star come non le avete mai viste, trasformarsi sotto le mani magiche di Federico nel suo nuovo salone di Piazza di Spagna a Roma.

La puntata che durerà 25 minuti di divertimento, confidenze, chiacchiere in libertà.

La serie sarà disponibile anche in streaming su discovery+.

seguici anche su istagram

Carlo Verdone manda un messaggio a Sangiovanni, ecco cosa ha detto dopo aver deciso di fermarsi!

Cosa ha detto Carlo Verdone su “Social People Tgcom24”, la nostra rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip.

Dal mitico Dago, il fondatore di Dagospia, ad Ema Stokholma. Ma ci sono anche Ernesto Assante (scomparso di recente, punto di riferimento della critica musicale), Gianni Morandi, Zucchero e Gianna Nannini: nuova serie “Vita da Carlo” è un successo preannunciato.

Una vera bomba che farà impazzire i fan, che hanno seguito le prime due serie e aspettano con ansia la terza.

Tutte le anticipazioni arrivano in un’intervista a La stampa. Carlo Verdone s’improvvisa, nella serie, conduttore di Sanremo. E a La stampa dice:

«Si comincia con la ricerca del Lucio Presta della situazione, tal Tomas Formica interpretato da Giovanni Esposito. Come consulente coinvolgo Roberto D’Agostino, dagli Anni 60, uno che conosce tutti, sempre attento ai nuovi fenomeni. Ci sarà il giornalista e critico musicale Ernesto Assante, un grande amico ed esperto di musica, scomparso proprio in questi giorni: dedico questa stagione proprio a lui e a Luis Molteni, che qui ha fatto la sua ultima apparizione, sapendo di essere già malato»

Carlo Verdone

Che parla anche del cantante Sangiovanni, protagonista della seconda serie e che di recente ha deciso di prendersi una pausa.

«Gli ho scritto un lungo messaggio affettuoso. Con qualche consiglio. Anch’io all’inizio, dopo il successo di Non stop, andai in crisi, sentivo di non avere più una vita personale, avevo attacchi di panico.

Ma trovai un buono psicologo che mi disse poche cose molto utili: vai dove più hai paura, affrontala, poi complimentati con te per averla vinta. La cosa incedibile è che avessimo scritto per lui esattamente quello che poi gli è successo. Già allora mi aveva colpito la timidezza, l’introversione»,

Carlo Verdone

A cura di francesco Fredella

seguici anche su istagram

Parlamento europeo approva la prima legge al mondo sull’AI

melanie francesca
Melanie Francesca

L’Europa corre ai ripari sull’intelligenza artificiale, Il punto di vista della scrittrice e opinionista televisiva Melanie Francesca.

Ultimamente in tutto il mondo si svolgono convegni sulla pericolosità dell’intelligenza artificiale. Elon Mask sostiene che i governi devono preoccuparsi di più di questo settore stabilendo ferre leggi che rispettino l’etica e salvaguardino uno sviluppo che se lasciato al caso può rivelarsi letale.

In uno scenario in cui l’intelligenza artificiale è stata costruita per migliorare se stessa imparando dai propri errori, non è detto che un giorno, per preservare anche la propria sintetica vita, un robot decida di uccidere il suo creatore.

Siamo come dice Ben Goertzel, l’inventore di uno dei robot più sofisticati esistenti, Sophia, alla grande svolta della singularity predetta nel 2050, quando lo sviluppo della macchina sarà così accelerato da rompere ogni previsione.

Già oggi con il computer quantico abbiamo intelligenze artificiali uguali al nostro sistema neuronale quanto a velocità sinaptica, l’unico ostacolo alla loro massiccia diffusione sono le temperature vicino allo zero assoluto (-273 gradi) che necessitano per non bruciare mentre lavorano.

Da quando l’uomo ha scoperto come funzionano il cervello e il corpo umano, basato su riflessi ed istinti, costruire un robot che funzioni nello stesso modo non è stato più impossibile.

Dopotutto noi esseri umani siamo dei robot, ubbidiamo ad istinti che sono dei programmi innestati dal nostro dna fin dalla nascita, proviamo rabbia o eccitazione a seconda degli stimoli che ci colpiscono.

L’unica differenza tra noi e un robot non è tanto la carne, quanto il fatto di sentire con quella che da secoli chiamiamo anima.

A noi, quando si parla di anima, viene da pensare alla sapienza antica rinascimentale e classica che si rifà all’antica Grecia, da cui è nato il nostro mondo.

E c’è un libro molto bello a proposito, scritto dallo scrittore e giornalista Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset, e il filosofo Giuseppe Girgenti con Umano poco Umano, esercizi spirituali contro l’intelligenza artificiale.

Una risposta e una soluzione allo spinoso problema.

Un libro interessante e di lettura fruibilissima che diventa un manuale di sopravvivenza alle porte del nuovo mondo, dove l’anima è un bene necessario per stabilire leggi etiche e filosofiche su cui fondare le basi della nuova società umana frammista alla macchina.

E dove sull’anima ci si deve basare per evitare una catastrofe distopica che annienti la nostra unicità che si fonda sull’avere un cuore.

A questo Ben Goertzel potrebbe ribattere che anche il suo robot Sophia un giorno proverà delle emozioni, costruite per farlo assomigliare agli umani attraverso la compassione, il dolore, la felicità, il sorriso.

Se devono essere compagni, dottori, insegnanti, infermieri e badanti in un’umanità sempre più vecchia, devono essere in qual modo simil-umani.

E come l’inventore prevede, un giorno anche i robot avranno i loro diritti e se li maltratterai chiameranno il proprio avvocato.

I padri del transumanesimo come Ray Kurtzweil e Bostrom, hanno dipinto scenari futuristi in cui l’essere umano frammisto a microchip, migliorerà le proprie potenzialità guarendo non solo infermità e malattie genetiche, ma avviando l’uomo sapiens ad una nuova specie teconologica, post umana.

Anche Max More, filosofo britannico e presidente dell’Alcor foundation, ha creato una vera e propria religione transumanista ubbidendo alla fede che la mente, o coscienza, sopravviva alla morte e possa essere trasferita dopo di essa in un nuovo cervello-corpo fisico o in un computer, offrendo un servizio particolare a chi sia disposto a spendere 200 mila dollari per diventare un surgelato.

L’azienda infatti, che ha la principale sede in Arizona, congela i corpi di malati terminali in azoto a 200 gradi sottozero, in attesa che quando si trovi una cura vengano svegliati e rianimati.

A chi non se lo può permettere può essere congelata solo la testa per 50 mila dollari, sperando che il cervello così preservato possa essere travasato in un robot o in un nuovo corpo umano (a questo punto ci si deve chiedere dove finisca l’anima o la coscienza di chi precedentemente lo abitava).
Per la fede transumanista, che a questo punto è una vera e propria religione che si basa non tanto su prove scientifiche ma su un credo, l’immortalità della coscienza prende il posto dell’antica anima e la sua infinitezza.

A questo punto ci soccorre ancora il libro di Mauro Crippa: fin dove l’emotività di un robot è vero sentire e dove si pongono i limiti? Si può davvero definire un sentire emozionale il meccanismo dei riflessi automatici programmato in una macchina? E si può davvero denominare dolore quello provato da un robot?

Per Crippa per sopravvivere a questa distopia, ci si deve rifare non solo allo gnozi seauton, il conosci te stesso classico, ma a una serie di passi che fan sì che ci si possa ri-orientare su un pianeta dove la frammistione sapiens-robot troverà un significato solo ritornando alla fonte della vita, in uno sguardo ultramateriale che rivaluti relazioni reciproche e sentimenti. Anima e cuore, cose che un robot che potrà copiarci i riflessi di Pavlov, il sistema intellettivo e nervoso e un’apparenza di emotività, non potrà mai avere.

leggi anche: tgcom24.mediaset.it/mondo/ai-ue-trova-accordo-su-norme

A cura di Melanie Francesca

foto cover Designed by Freepik

Social People incontra Nicola Napolitano di STEP BY STEP

Bentornati su “Social People Tgcom24”, la nostra rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

La sua Guida insegna, passo dopo passo, come muoversi nell’universo dell’on line.

E sta riscuotendo tanto interesse. Nicola Napolitano è molto apprezzato perché viene ritenuto uno dei maestri in grado di trasformare aspiranti imprenditori in esperti del commercio online

Nicola Napolitano, visionario digitale, ha dato vita a un Percorso di Affiancamento rivoluzionario chiamato “STEP BY STEP”. Questo non è solo un percorso, ma un invito a un viaggio emozionante per coloro che partono da zero. Trasformare il desiderio di possedere un e-commerce di successo diventa una realtà concreta attraverso questa esperienza coinvolgente.

La storia di Nicola Napolitano è un’evoluzione straordinaria.

Da inesperto a esperto digitale, ha imparato a navigare e prosperare nell’ambiente sempre mutevole dell’e-commerce. La sua storia personale di successi e sfide è la fonte di ispirazione che alimenta il Percorso di Affiancamento, creando una roadmap chiara per il successo di chi intraprende questo viaggio.

“Non cadere nella trappola dei presunti ‘maghi dell’e-commerce’ che promettono formule miracolose. Come qualsiasi business offline, il business online è pieno di sfide e problemi da risolvere. Con le giuste skills e ambizione, grazie al percorso di affiancamento, puoi conquistare la tua fetta in un mercato sempre più competitivo”.

Napolitano pone l’accento sull’importanza del fattore umano. “In un mondo saturo di corsi online impersonali, la connessione umana spesso viene trascurata”,sottolinea. Ecco perché integra un tocco umano unico nel suo percorso di apprendimento nell’E- commerce.

seguici anche su istagram