Incontriamo il gastronomo Nicola Pepe su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.
ll gastronomo Nicola Pepe, come lui ama definirsi, è nel pieno delle sue idee innovative nel settore della cucina, da dove lui fondamentalmente proviene.
Da questo suo folle “amore” è nato persino un libro, Avventure gastronomiche ( e non solo ), e di recente ha sperimentato una nuova tecnica di gelato fermentato con un processo di fermentazione della frutta, verdura e altri alimenti.
Vediamo cosa ci racconta a riguardo.
Nicola, hai scritto e pubblicato un libro intitolato “Avventure Gastronomiche” con una prefazione del giornalista e scrittore Flavio Iacones. Cosa possiamo trovare tra le pagine di questo libro?
Il mio libro di Nicola Pepe racconta la mia storia di vita e le esperienze che hanno influenzato il mio percorso culinario. Parlo dei primi passi nella cucina, degli amori e tradimenti, e di come la cucina si intrecci con la vita quotidiana. È un viaggio attraverso le mie avventure culinarie e personali.
E la prefazione di Flavio ( Iacones ndr ) riassume benissimo questo mio vissuto.
Come ti sei avvicinato alla cucina?
I miei studi sono iniziati presso l’Istituto Gastronomico Pietro Verri di Busto Arsizio, dove ho conseguito il diploma con il massimo dei voti. Successivamente ho ottenuto il diploma di pizzaiolo internazionale e, infine, il diploma di artigiano del gelato presso la scuola di pasticceria di Igino Massari, la “Cast Alimenti”. La mia passione per la cucina è nata fin da quando ero piccolo, ed è cresciuta fino a diventare una vera e propria venerazione per l’ospitalità e la ristorazione a 360 gradi.
Cosa ti ha spinto ad esplorare i diversi settori della ristorazione nel corso del tempo?
Il mio viaggiare ha certamente influenzato il mio stile culinario, ma anche il mio modo di pensare e ragionare, soprattutto considerando la mia sindrome ADHD che mi porta a vedere le cose da punti di vista differenti.
Hai mai creato una ricetta innovativa che hai brevettato?
Dopo aver ottenuto il diploma di maestro artigianale del gelato nel 2023 presso la Cast Alimenti di Igino Massari, ho sviluppato il concetto di gelato fermentato. Questo processo, che prevede la fermentazione di frutta, verdura e altri ingredienti, dà vita a un gelato dal sapore unico e intenso. Il bilanciamento per creare un gelato è come risolvere un’equazione matematica, partendo dall’idea nella mente fino alla realizzazione del prodotto finale.
Hai vinto Hell’s Kitchen Italia e hai avuto l’opportunità di lavorare con Carlo Cracco. Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Hell’s Kitchen è stata un’esperienza formativa sia dal punto di vista mentale che emotivo. Mi ha insegnato a vedere le cose da prospettive diverse e mi ha aperto la mente. È stato un percorso di crescita personale molto intenso.
Come sei cresciuto professionalmente dopo la vittoria a Hell’s Kitchen?
Attualmente sono consulente per ristoratori che hanno difficoltà nella gestione dei propri locali. Mi piace portare la mia esperienza e la mia passione per la cucina a coloro che vogliono superare i propri limiti.
Qual è il segreto della tua arte culinaria?
La mia cucina non è solo mia, ma è di tutti. Cucino con passione, non per soldi. Per capire davvero la mia cucina bisogna vivere con me, conoscere i miei clienti e imparare da loro.
Hai creato una fondazione per aiutare gli istituti alberghieri. Qual è il tuo obiettivo con questa iniziativa?
La mia fondazione ha l’obiettivo di supportare le scuole alberghiere fornendo loro il materiale didattico di cui hanno bisogno. Ho notato che molte scuole italiane non dispongono delle risorse necessarie per offrire un’istruzione di qualità ai propri studenti.