Chiambretti in tv con Donne sull’orlo di una crisi di nervi

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Piero Chiambretti 1

Chiambretti è tornato a far parlare di sé con la seconda edizione del suo celebre programma “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, trasmesso in prima serata su Rai 3 dal 12 settembre. Il format, composto da sei puntate, offre un mix di intrattenimento e riflessione, con ospiti di rilievo e tematiche attuali. Tra i protagonisti spicca la scrittrice Melanie Francesca, autrice di 18 libri, che si prepara a pubblicare un nuovo titolo che promette di catturare l’attenzione del pubblico.

Lo show di Chiambretti che fonde ironia, attualità e cultura pop

Il successo di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” deriva dalla capacità di Chiambretti di creare uno spazio in cui comicità e attualità si fondono perfettamente. Il conduttore, noto per il suo stile pungente e innovativo, dà vita a uno spettacolo vivace, dove ogni puntata alterna momenti di divertimento a riflessioni profonde. Sul palco si avvicendano editorialisti, ospiti a sorpresa, e stand-up comedian tutte al femminile, dando vita a un vero e proprio “comedy club”. Grazie ai collegamenti con i principali corrispondenti Rai dall’estero, il programma offre anche una prospettiva globale sulle questioni più rilevanti del momento. Non mancano, inoltre, ospiti musicali e performance artistiche di alto livello.

Le editorialiste Asia Argento, Alba Parietti e Rosita Celentano

Rosita Celentano

A rendere ancora più interessante ogni puntata sono le editorialiste Asia Argento, Alba Parietti e Rosita Celentano, che con i loro interventi originali e talvolta provocatori offrono spunti di riflessione su temi attuali e personali. Asia Argento, nota per il suo impegno nel movimento Me Too, porta sempre con sé la sua visione intensa e controcorrente, mentre Alba Parietti e Rosita Celentano contribuiscono con ironia e personalità. Il contrasto tra questi punti di vista femminili e le presenze maschili di Edoardo Camurri e Gene Gnocchi crea una dinamica divertente e originale, arricchendo lo show con un costante gioco di confronto tra generi.

Lo stile unico di Melanie Francesca

Melanie Francesca, una delle ospiti fisse del programma, ha lasciato il segno fin dalla prima puntata, in cui ha dato un consiglio “zen” a Darko Peric, l’attore che interpreta Helsinki nella serie Netflix “La Casa di Carta”. Melanie è entrata in scena con un’atmosfera mistica, accompagnata da musica indiana e con un look che ricordava la dea Khali e Brigitte Bardot. Il suo stile inconfondibile e i suoi lunghi capelli biondi, raccolti in multipli chignon, hanno colpito il pubblico.

Francesca, esperta nel distinguere le persone in base al loro “grado di Aereo e Solido”, ha annunciato l’imminente pubblicazione del suo nuovo libro “Il Sussurro di un dio”, un manuale di sopravvivenza per le nuove generazioni. Le sue parole, come sempre, hanno affascinato, mescolando spiritualità e saggezza moderna.

Ospiti sorprendenti e momenti indimenticabili

La puntata ha visto la partecipazione di altre figure di spicco come Ubaldo Lanzo, il cromatologo, che ha condiviso il suo punto di vista cromatico su Claudio Martelli, individuando il colore che più lo rappresenta. La comica Rosalia Porcaro ha aperto la serata con il suo inconfondibile umorismo, facendo divertire il pubblico fin dai primi minuti. Martina di Fonte ha dato il suo contributo musicale, con una voce potente che ha emozionato i telespettatori, mentre Giorgio Dell’Arti, giornalista e scrittore, ha condiviso aneddoti curiosi e intriganti sui retroscena delle celebrità, aggiungendo un tocco di mistero e provocazione alla serata.

Un programma che unisce intrattenimento e riflessione

Chiambretti è riuscito a realizzare un programma che coniuga intrattenimento intelligente e riflessione, riuscendo a toccare argomenti attuali senza mai cadere nella banalità. “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” offre al pubblico uno spettacolo completo, dove il sarcasmo e l’ironia lasciano spazio anche a momenti di introspezione e discussione su temi importanti. Ogni puntata è un’occasione per guardare alla realtà con occhi nuovi, attraverso il filtro della comicità e della provocazione, ma sempre con un occhio attento alla contemporaneità.

Il punto di vista di Asia Argento e Alba Parietti

Asia Argento

Asia Argento, tra i protagonisti più attesi, ha discusso del suo coinvolgimento nel movimento Me Too, svelando come sia stata identificata come una delle sue fondatrici. Secondo l’attrice, dietro a questa etichetta si nascondeva una strategia più ampia legata alla promozione dell’aborto e delle leggi sull’aborto negli Stati Uniti.

Alba Parietti ha aggiunto una dose di autoironia, prendendo di mira i suoi detrattori in un editoriale intitolato “Io amo i miei haters”, in cui ha scherzato sul suo rapporto con le critiche, dimostrando di saperle affrontare con leggerezza.

Anche Rosita Celentano ha avuto il suo momento di riflessione, parlando con ironia del tradimento, paragonandosi a un cervo e affermando che ha scelto di perdonare, purché il perdono non si trasformi in un permesso per futuri errori.

Un team di grandi professionisti accanto a Chiambretti dietro le quinte

Il successo di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” non si deve solo a Piero Chiambretti, ma anche a una squadra di professionisti che lavora con passione dietro le quinte. Roberto Ebale collabora con Chiambretti alla direzione del programma, mentre gli autori Tiberio Fusco, Irene Ghergo, Domenico Liggeri, Valerio Palmieri, Paola Antolini, Sabrina Giovannelli, Matteo Mangiagalli, Maria Cristina Massaro, Stefania Sirtori e Arturo Villone contribuiscono con le loro idee e creatività. La regia di Andrea Fantonelli e il lavoro dei produttori esecutivi Daniela Costantini e Maria Grazia Morino, mentre Francesco Domenico Carnà e Marta Rascio si occupano della supervisione editoriale, completando un quadro che rende possibile la realizzazione di un programma di alta qualità.

Ogni dettaglio del programma è studiato per offrire al pubblico uno spettacolo coinvolgente, dove la comicità incontra l’attualità, e dove ogni puntata diventa un evento imperdibile. Chiambretti e il suo team riescono a mantenere alta l’attenzione, creando uno show che diverte, provoca e fa riflettere.

A cura di Mario Altomura

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Piero Chiambretti scommette sulle donne di oggi

Piero Chiambretti scommette sulle “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

Grande riscontro per Piero Chiambretti sulla terza puntata di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, andata in onda su Rai 3.

Lo spettacolo televisivo italiano ideato e condotto da Piero Chiambretti si è distinto per il suo approccio innovativo e irriverente, che mescola elementi di talk show, varietà e satira.

Chiambretti, noto per il suo stile unico e provocatorio, offre un palcoscenico a personalità di spicco del mondo dello spettacolo, della cultura e della politica, creando un ambiente dove il confronto e la discussione avvengono senza filtri.

Piero Chiambretti,

Il titolo stesso del programma, ispirato all’omonimo film di Pedro Almodóvar, suggerisce un clima di tensione e drammaticità, ma sempre trattato con una vena di ironia e leggerezza.

Piero Chiambretti, con la sua capacità di mettere a proprio agio gli ospiti pur mantenendo un tono critico, riesce a portare alla luce aspetti inediti e spesso divertenti dei suoi interlocutori.

Ospiti della terza puntata del comedy show sono stati i giornalisti Massimo Giletti e Francesca Fagnani.

La Fagnani in uscita con il suo libro sulla mafia l’abbiamo scoperta nelle sue prime vesti di cronista coraggiosa nelle periferie metropolitane.

La battuta satirica di Chiambretti: dunque lei aveva più paura di scendere le scale di San remo che di suonare al campanello di un boss della mafia? rende l’idea del carattere ardito della famosa intervistatrice che finalmente abbiamo visto nei panni di intervistata.

Non sono mancati siparietti sulla vita di Chiambretti che riesce sempre a raccontare con il velo della barzelletta gli episodi apparentemente disastrosi della sua vita.

Giletti ha disquisito sul suo lato di giornalista sempre accompagnato da una scorta che non lo abbandona mai da quando “ho messo il naso in quel terreno pericoloso che è la mafia”.

Ma poi si è sbottonato anche su altri aspetti della vita privata e il suo pericoloso lato di latin lover. 

Come sempre, presente il cast fisso, formato da Edoardo Camurri, Costantino della Gherardesca, Francesca Barra, Grazia Sambruna, il cromatologo Ubaldo Lanzo che ci diverte sempre moltissimo con le sue trovate di colori paradossali e Melanie Francesca.

melanie francesca
Melanie Francesca

Quest’ultima, rispondendo alla domanda di Chiambretti che le chiedeva con chi andrebbe a letto dei personaggi famosi, ha risposto “Con Ermete Trismegisto!

Per me la scrittura è magia, visto che ho una visione sciamanica del mondo, in bilico tra l’aldiqua e l’aldilà, tra vivi e spiriti” ha spiegato la scrittrice, aggiungendo: “Ermete era pure psicopompo, accompagnava i morti nell’aldilà e lo sento come il compagno ideale”.

Scrittrice, artista e giornalista, Melanie ha saputo catturare l’attenzione del pubblico, non solo per la sua bellezza, ma soprattutto per la sua intelligenza e il suo talento poliedrico. La sua presenza nello show di Chiambretti ha aggiunto un tocco di classe e raffinatezza, ma anche di provocazione intellettuale.

Melanie Francesca, nata a Lugano e cresciuta tra l’Italia e il mondo arabo, ha un background culturale estremamente variegato, che si riflette nella sua produzione artistica e letteraria.

Diplomata all’accademia di Belle arti di Venezia, ha iniziato la sua carriera come giornalista, per poi affermarsi come autrice di romanzi e saggi.

La sua scrittura, spesso autobiografica, esplora temi complessi come l’identità, la spiritualità e la condizione femminile, sempre con uno sguardo acuto e sensibile.

Nello show di Chiambretti ha avuto modo di discutere di queste tematiche, portando un contributo di grande spessore culturale.

La sua capacità di esprimere concetti profondi con chiarezza e passione ha conquistato sia il pubblico che gli altri ospiti.

Il suo approccio alla discussione, sempre rispettoso ma incisivo, ha dimostrato come sia possibile trattare argomenti seri in un contesto televisivo senza cadere nella superficialità.

In “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, Chiambretti ha saputo valorizzare le qualità di Melanie, permettendole di esprimere tutta la sua personalità e il suo talento.

I dibattiti a cui ha partecipato sono stati tra i momenti più apprezzati del programma, grazie alla sua capacità di affrontare argomenti complessi con una prospettiva originale e stimolante.

Il successo di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” e la partecipazione di figure come Melanie Francesca dimostrano come la televisione possa ancora essere un luogo di confronto intellettuale e culturale di alto livello.

Chiambretti, con il suo stile inconfondibile, è riuscito a creare uno spazio dove le donne possono esprimersi liberamente, mostrando tutte le sfaccettature della loro personalità e delle loro esperienze.

“Donne sull’orlo di una crisi di nervi” è un esempio brillante di come un programma televisivo possa essere al contempo divertente e profondamente riflessivo.

La presenza di Melanie Francesca ha contribuito a elevarne il livello, offrendo al pubblico momenti di grande intensità e bellezza intellettuale.

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Melanie Francesca: ne cast del nuovo show in prima serata

Bentornati su “Social People Tgcom24”, la rubrica incontra la scrittrice e artista Melanie Francesca, che vi racconta la partecipazione al programma televisivo “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”. 

Melanie Francesca, e molti altri volti al femminile sono i perni su cui ruota il nuovo, eclettico show di Piero Chiambretti. Il ritorno in Rai di Piero Chiambretti è un tuffo nell’universo femminile, con “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”. 

MELANIE FRANCESCA

È stato un impatto di grande effetto, il debutto di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, il programma che ha segnato il ritorno di Piero Chiambretti in Rai, dopo quindici anni trascorsi a Mediaset. Piero è tornato a casa, dove tutto per lui era iniziato nel 1989 e lo ha fatto realizzando il desiderio espresso durante un’ospitata al Festival dei Media di Dogliani.

Nella prima serata di Rai 3, il conduttore, con il suo nuovo comedy show non ha disatteso le aspettative. Infatti, il programma andato in onda ieri sera è stato premiato con ottimi ascolti e grande soddisfazione anche da parte della critica.

Missione non semplice, considerando il fatto che il palinsesto televisivo del martedì sera è affollato e difficile, con tanta offerta su tutte le reti.

Il programma è prodotto dalla direzione Intrattenimento Prime Time capitanata da Marcello Ciannamea e si ispira nel nome, all’iconica commedia di Pedro Almodóvar.

L’idea vincente del programma è proprio nella sua struttura, quella di commentare i fatti del mondo, esplorando l’universo delle donne, attraverso lo sguardo curioso e attento sull’universo femminile.

MELANIE FRANCESCA

Proprio come hanno saputo fare gli ospiti della prima puntata di ieri sera, Sofia Goggia, Enrico Mentana e Giovanni Minoli, Incalzati magistralmente con lo stile rassicurante, fluido e consolidato come quello messo in campo da Piero Chiambretti.

Un elogio va anche al cast fisso, che vedremo nelle prossime puntate. Nomi di altissimo livello, come Melanie Francesca, Edoardo Camurrie Costantino della Gherardesca. 

Melanie Francesca, l’abbiamo già vista nei vari programmi di Chiambretti e ieri sera ha sfoggiato un look sorprendente che accanto alla sua intelligenza incisiva è diventata un mix esplosivo al prime time di Rai 3. 

Siamo sicuri che il programma ci continuerà a sorprendere nella sua originale vivacità.

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Muschio Selvaggio va avanti senza Fedez. Ecco chi chiama Luis Sal

Bentornati su “Social People Tgcom24”, la rubrica della scrittrice e artista Melanie Francesca, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti, visti da Lei.

melanie francesca
Melanie Francesca

A cura di Melanie Francesca

Muschio Selvaggio torna (senza Fedez) e con Luis Sal. Alcuni giorni fa il rapper, nell’ultima puntata condotta con Mr Marra, aveva detto:

Muschio Selvaggio passa nelle mani di Luis. Io e Marra ci leviamo dai c…..i

Chi conosce bene Fedez, il personaggio per antonomasia nel mondo dei social e della musica, spiffera che tornerà alla conduzione di un nuovo podcast. Probabilmente sempre con Mr Marra. Intanto, secondo l’anteprima di Davide Maggio, Luis Sal ha scelto il nuovo conduttore di Muschio Selvaggio.

E su DM si legge:

Dopo oltre un anno di assenza e complici diatribe giudiziarie e personali ben note, Luis Sal è pronto a riprendersi Muschio Selvaggio. In attesa che la Magistratura si pronunci, il podcast, dunque, va avanti e DavideMaggio.it è in grado di anticiparvi come. A iniziare dalla conduzione, Luis Sal sarà nuovamente il padrone di casa ma non sarà il solo a portare avanti la ‘nuova avventura’. Laddove c’era Fedez, ora ci sarà Homyatol”.

MA CHI LA “SPALLA” DI LUIS SAL?

Si apre una nuova pagina per Muschio Selvaggio, dopo la rottura tra Fedez e Luis Sal: tutto è durato diversi mesi ed è diventato virale con il video di Luis Sal (indimenticabili le sue parole: “Dillo alla mamma, dillo all’avvocato”). Fedez ha voltato pagina ed ha continuato a lavorare al podcast con Mr Marra

Davide Maggio descrive così il sostituto di Fedez a Muschio Selvaggio:

“Andrea Hakimi – questo il suo vero nome – è la nuova spalla di Luis. Il suo è un nome noto tra gli streamers. Classe 1993, può contare su oltre 800 mila follower su Twitch mentre sul canale Youtube sono 573.000 gli iscritti. E’ attivo sin da giovanissimo sul web con video divertenti e il gaming.

Recentemente ha collaborato con Luis per una iniziativa commerciale di una nota marca di caffè. Ha partecipato più volte a dirette con Fedez. Luis Sal aveva lamentato il fatto che Muschio Selvaggio, negli ultimi tempi, si fosse allontanato dalla mission originaria diventando Fedezcentrico. Siamo in grado di aggiungere un ulteriore dettaglio: le registrazioni inizieranno mercoledì prossimo. Si aprirà una nuova era per Muschio Selvaggio?”.

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Parlamento europeo approva la prima legge al mondo sull’AI

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Melanie Francesca

L’Europa corre ai ripari sull’intelligenza artificiale, Il punto di vista della scrittrice e opinionista televisiva Melanie Francesca.

Ultimamente in tutto il mondo si svolgono convegni sulla pericolosità dell’intelligenza artificiale. Elon Mask sostiene che i governi devono preoccuparsi di più di questo settore stabilendo ferre leggi che rispettino l’etica e salvaguardino uno sviluppo che se lasciato al caso può rivelarsi letale.

In uno scenario in cui l’intelligenza artificiale è stata costruita per migliorare se stessa imparando dai propri errori, non è detto che un giorno, per preservare anche la propria sintetica vita, un robot decida di uccidere il suo creatore.

Siamo come dice Ben Goertzel, l’inventore di uno dei robot più sofisticati esistenti, Sophia, alla grande svolta della singularity predetta nel 2050, quando lo sviluppo della macchina sarà così accelerato da rompere ogni previsione.

Già oggi con il computer quantico abbiamo intelligenze artificiali uguali al nostro sistema neuronale quanto a velocità sinaptica, l’unico ostacolo alla loro massiccia diffusione sono le temperature vicino allo zero assoluto (-273 gradi) che necessitano per non bruciare mentre lavorano.

Da quando l’uomo ha scoperto come funzionano il cervello e il corpo umano, basato su riflessi ed istinti, costruire un robot che funzioni nello stesso modo non è stato più impossibile.

Dopotutto noi esseri umani siamo dei robot, ubbidiamo ad istinti che sono dei programmi innestati dal nostro dna fin dalla nascita, proviamo rabbia o eccitazione a seconda degli stimoli che ci colpiscono.

L’unica differenza tra noi e un robot non è tanto la carne, quanto il fatto di sentire con quella che da secoli chiamiamo anima.

A noi, quando si parla di anima, viene da pensare alla sapienza antica rinascimentale e classica che si rifà all’antica Grecia, da cui è nato il nostro mondo.

E c’è un libro molto bello a proposito, scritto dallo scrittore e giornalista Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset, e il filosofo Giuseppe Girgenti con Umano poco Umano, esercizi spirituali contro l’intelligenza artificiale.

Una risposta e una soluzione allo spinoso problema.

Un libro interessante e di lettura fruibilissima che diventa un manuale di sopravvivenza alle porte del nuovo mondo, dove l’anima è un bene necessario per stabilire leggi etiche e filosofiche su cui fondare le basi della nuova società umana frammista alla macchina.

E dove sull’anima ci si deve basare per evitare una catastrofe distopica che annienti la nostra unicità che si fonda sull’avere un cuore.

A questo Ben Goertzel potrebbe ribattere che anche il suo robot Sophia un giorno proverà delle emozioni, costruite per farlo assomigliare agli umani attraverso la compassione, il dolore, la felicità, il sorriso.

Se devono essere compagni, dottori, insegnanti, infermieri e badanti in un’umanità sempre più vecchia, devono essere in qual modo simil-umani.

E come l’inventore prevede, un giorno anche i robot avranno i loro diritti e se li maltratterai chiameranno il proprio avvocato.

I padri del transumanesimo come Ray Kurtzweil e Bostrom, hanno dipinto scenari futuristi in cui l’essere umano frammisto a microchip, migliorerà le proprie potenzialità guarendo non solo infermità e malattie genetiche, ma avviando l’uomo sapiens ad una nuova specie teconologica, post umana.

Anche Max More, filosofo britannico e presidente dell’Alcor foundation, ha creato una vera e propria religione transumanista ubbidendo alla fede che la mente, o coscienza, sopravviva alla morte e possa essere trasferita dopo di essa in un nuovo cervello-corpo fisico o in un computer, offrendo un servizio particolare a chi sia disposto a spendere 200 mila dollari per diventare un surgelato.

L’azienda infatti, che ha la principale sede in Arizona, congela i corpi di malati terminali in azoto a 200 gradi sottozero, in attesa che quando si trovi una cura vengano svegliati e rianimati.

A chi non se lo può permettere può essere congelata solo la testa per 50 mila dollari, sperando che il cervello così preservato possa essere travasato in un robot o in un nuovo corpo umano (a questo punto ci si deve chiedere dove finisca l’anima o la coscienza di chi precedentemente lo abitava).
Per la fede transumanista, che a questo punto è una vera e propria religione che si basa non tanto su prove scientifiche ma su un credo, l’immortalità della coscienza prende il posto dell’antica anima e la sua infinitezza.

A questo punto ci soccorre ancora il libro di Mauro Crippa: fin dove l’emotività di un robot è vero sentire e dove si pongono i limiti? Si può davvero definire un sentire emozionale il meccanismo dei riflessi automatici programmato in una macchina? E si può davvero denominare dolore quello provato da un robot?

Per Crippa per sopravvivere a questa distopia, ci si deve rifare non solo allo gnozi seauton, il conosci te stesso classico, ma a una serie di passi che fan sì che ci si possa ri-orientare su un pianeta dove la frammistione sapiens-robot troverà un significato solo ritornando alla fonte della vita, in uno sguardo ultramateriale che rivaluti relazioni reciproche e sentimenti. Anima e cuore, cose che un robot che potrà copiarci i riflessi di Pavlov, il sistema intellettivo e nervoso e un’apparenza di emotività, non potrà mai avere.

leggi anche: tgcom24.mediaset.it/mondo/ai-ue-trova-accordo-su-norme

A cura di Melanie Francesca

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