“Elon Musk si erge oggi come un paladino dei principi libertari, un vero erede della visione di Milton Friedman che vede nel libero mercato l’unica via per la crescita economica e la prosperità globale. Con la sua recente presa di posizione contro i dazi e a favore di una politica di zero tariffe reciproche con i paesi partner, accompagnata dalla proposta di un accordo di libero scambio con l’Unione Europea, Musk dimostra una lucidità economica che riecheggia le parole di Friedman: “La libertà economica è una condizione essenziale per la libertà politica”.
Non a caso, Musk ha recentemente condiviso sui social il celebre video in cui Friedman illustra la straordinaria complessità della filiera per la produzione di una semplice matita, un esempio magistrale di come il libero mercato coordini spontaneamente milioni di individui senza bisogno di interventi coercitivi.
Come Friedman, Musk comprende che i dazi sono catene che soffocano l’innovazione e puniscono i consumatori, alzando i costi e riducendo la competitività delle imprese. La sua visione non si limita a proteggere interessi nazionali di corto respiro, ma abbraccia una prospettiva globale: abbattere le barriere commerciali per stimolare la creatività, favorire l’accesso a beni e servizi di qualità e rafforzare i legami economici transatlantici. In un mondo tentato dal protezionismo, Musk incarna il coraggio di chi sa che, come ammoniva Bastiat, “se le merci non attraversano i confini, lo faranno gli eserciti”.
La sua proposta, così come il richiamo al video di Friedman, non è solo pragmatismo imprenditoriale, ma una lezione di filosofia economica: le sfide del mercato si vincono con l’innovazione, la formazione e la flessibilità, non con muri artificiali. In questo, Musk si dimostra un friedmaniano autentico, un uomo che non si limita a costruire razzi e automobili, ma che lotta per un futuro in cui la libertà economica sia il motore di una pace duratura e di una prosperità condivisa.” Così Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo Istituto Milton Friedman Institute.

in foto Alessandro Bertoldi