Mirko Spampani, da ex metalmeccanico ad imprenditore digitale di successo. Ecco la sua storia

Una storia particolare, che parte dal lavoro tradizionale e approda a una vera e propria evoluzione: un cambio di rotta totale. Andiamo con ordine. Digital Seller School è il nome dell’Accademia che sta facendo parlare di sé nel settore delle vendite online. Al timone c’è Mirko Spampani, ex metalmeccanico che ha sviluppato una strategia denominata Amazon Brand per creare un negozio stabile e in costante crescita su Amazon. Ma non chiamatelo “imprenditore online”: secondo Mirko, non si tratta di un semplice business, ma di una collaborazione, in cui venditore e azienda lavorano in sinergia e dividono i profitti.

«Non servono lauree, master o investimenti eccessivi: bastano un computer, una connessione e la voglia di cambiare vita», spiega Mirko.

Mirko, che si definisce “un semplice operaio con la terza media”, ha scoperto il mondo delle vendite online dopo dieci anni di fabbrica. Grazie ad Amazon, è riuscito a realizzare ciò che molti sognano: uscire dai ritmi logoranti e passare da sopravvivere a super-vivere. Oggi, con la sua Digital Seller School, (questo il link del sito https://digitalsellerschool.it/intro) condivide il metodo “Amazon Brand” con chiunque voglia emanciparsi dal lavoro subordinato, imparando a sfruttare il potenziale delle vendite su Amazon.

«Le macchine sostituiranno i lavori manuali, rimpiazzeranno i miei ex colleghi. Sono intrappolati tra macchine che gli tolgono la mansione e aggiornamenti a cui non riescono ad adattarsi, come lo smart working. La fine per gli operai è più vicina di quanto si pensi. Questo lavoro online permette almeno di crearsi un piano B. Non farlo è da folli», avverte Mirko.


Mirko non ama le promesse campate in aria. «Ci basiamo su calcoli e analisi di mercato molto precisi», afferma. «In sostanza, ogni studente impara a individuare il prodotto giusto da vendere e a posizionarlo in modo strategico – dice. Se fai bene i compiti a casa, il margine di guadagno è praticamente garantito», aggiunge, sottolineando come 5-10 ore a settimana, in modo totalmente flessibile, possano già generare risultati tangibili. Niente interminabili attese o orari fissi: ognuno decide come e quando dedicarsi alla propria vetrina su Amazon.


LA DIFFERENZA? GARANZIE, COACH PERSONALI E UNA GRANDE FAMIGLIA

Il successo straordinario di Digital Seller School e del metodo Amazon Brand non è frutto del caso:
«Siamo i soli a garantire i risultati, offrire la possibilità di pagare a rate, assegnare un coach dedicato a ogni studente e seguirlo dalla fase iniziale fino al profitto».
Non è un corso “mordi e fuggi” o un semplice videocorso: è un approccio personalizzato e, soprattutto, «siamo una grande famiglia». L’empatia e lo spirito di squadra rendono il programma “irresistibile” per chi cerca un vero cambio di vita.


MIRKO, “LO SPACCA CATENE DI MONTAGGIO”

Non a caso, Mirko Spampani si è guadagnato il soprannome di “lo spacca catene di montaggio”: il suo percorso aiuta ex operai e dipendenti a scoprire un nuovo modo di lavorare, libero dai vincoli di orario e luogo. Per loro, Amazon Brand non è tanto un business, quanto una collaborazione: bastano un computer, una connessione e qualche competenza di base. L’azienda di Jeff Bezos gestisce logistica e spedizioni; lo studente si concentra su ricerca prodotti, analisi e marketing. Una sinergia che, una volta avviata, può davvero cambiare il modo di vivere il lavoro.

Mirko Spampani non ama la definizione di “imprenditore online”, che giudica inflazionata e un po’ distante dalla realtà. Preferisce parlare di una genuina partnership con Amazon, in cui ognuno fa la propria parte e condivide i guadagni:
«La cosa bella è che sono ruoli diversi, ma complementari. Tu scegli il prodotto, lo promuovi, gestisci le scorte; Amazon pensa alla logistica, alle spedizioni, ai resi. È una collaborazione che funziona alla grande, se sai come muoverti».

Il suo messaggio è semplice e diretto: chi vuole liberarsi dai ritmi estenuanti e dall’incertezza di un lavoro tradizionale, può farlo con un sistema basato su calcoli e analisi, dedicando un paio d’ore al giorno, supportato da un team che non molla finché non si raggiungono i risultati. In fin dei conti, la vera rivoluzione non è diventare “imprenditori” a tutti i costi, ma lavorare meglio, con flessibilità e gratificazione concreta. E se un ex metalmeccanico con la terza media è riuscito a rompere le “catene di montaggio” e a trasformare la propria vita, perché non potrebbe farlo chiunque abbia il coraggio di cogliere questa nuova opportunità?