Federica Foschi, intervista alla General Manager di Amedia Hotel Milan

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Ci incontriamo con General Manager Federica Foschi nella lounge dell’Amedia Hotel Milan Trademark Collection by Wyndham, un luogo dove il design minimalista e contemporaneo si fonde con un calore inaspettato. Le sculture dell’artista Simone Gutsche Sikoa catturano lo sguardo con la loro ecletticità. Nelle fotografie appare una Milano che fa da sfondo, con i suoi paesaggi urbani iconici, mentre in primo piano emergono figure evocative come animali della savana o modelle in movimento, catturando il contrasto tra natura e metropoli, dinamismo e staticità. Tutt’intorno, il sorriso caloroso dello staff alla reception e al bar crea un’atmosfera familiare e accogliente, trasformando l’ambiente in una vera casa lontano da casa.

Federica Foschi ci accoglie con lo stesso entusiasmo che anima ogni dettaglio dell’hotel, pronta a raccontarci la sua visione di un’ospitalità che supera le aspettative, mettendo le persone al centro.

D: Federica Foschi, grazie per il tempo che ci dedica. Iniziamo con una domanda semplice ma fondamentale: cos’è per lei l’ospitalità?

R: Grazie a voi per l’opportunità! Per me, l’ospitalità non è solo offrire un servizio impeccabile, ma creare un’esperienza che resti nel cuore delle persone. Significa anticipare i bisogni degli ospiti, rendere ogni soggiorno unico e soprattutto instaurare una relazione autentica, basata sull’empatia. È il motivo per cui ho scelto questo mestiere: l’ospitalità è, prima di tutto, prendersi cura.

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D: L’Amedia Hotel ha fatto dell’arte una parte integrante della sua identità. Ci racconta come questa scelta influisce sull’esperienza degli ospiti?

R: L’arte è parte del nostro DNA. Crediamo che possa ispirare e arricchire l’esperienza di chi soggiorna da noi. Le sculture di Simone Gutsche Sikoa e le sue fotografie che decorano i nostri spazi non sono solo elementi di design, ma veri e propri racconti visivi che creano una connessione tra i nostri ospiti e la bellezza. Inoltre, durante il Salone del Mobile, abbiamo aperto le nostre porte ad altri artisti, trasformando l’hotel in un luogo di incontro tra cultura e accoglienza. Per noi, ogni opera è un invito a guardare il mondo con occhi nuovi.

D: Parlando di accoglienza, Wyndham è nota per il suo impegno nei confronti dello staff. Come si riflette questo valore nella gestione dell’Amedia Hotel?

R: Gestire un team è un privilegio, e per me è fondamentale che ogni persona si senta parte di una famiglia. Condivido i valori di Wyndham, che promuove il benessere del personale come pilastro della qualità del servizio. Qui all’Amedia Hotel organizziamo regolarmente momenti di aggregazione, divertimento e confronto per crescere insieme, ma diamo anche importanza al tempo personale di ognuno. Un team felice si riflette direttamente nella soddisfazione degli ospiti.

D: Di recente avete partecipato al Charity Gala Dinner a Palazzo Mezzanotte. Cosa significa per voi contribuire a eventi di questo tipo?

R: È stata un’esperienza straordinaria. Donare un soggiorno presso il Vienna House by Wyndham Andel’s Prague per l’asta benefica è stato il nostro modo di supportare la Fondazione G. e D. De Marchi e i loro progetti dedicati ai bambini. Crediamo che l’ospitalità debba andare oltre le mura dell’hotel e fare la differenza anche nella comunità. È stato emozionante vedere quanto entusiasmo ci sia stato per il nostro contributo, e sapere che ha avuto un impatto concreto è una grande soddisfazione.

D: Guardando al futuro, ci può anticipare qualche novità per gli ospiti e per i vostri dipendenti corporate?

R: Certamente! Stiamo lavorando a due iniziative che non vediamo l’ora di lanciare. La prima è una serie di corsi di yoga gratuiti, aperti agli ospiti dell’hotel e ai dipendenti corporate che collaborano con noi. Pensiamo che il benessere fisico e mentale sia fondamentale, e vogliamo offrire uno spazio dedicato al relax e alla rigenerazione.

La seconda iniziativa è altrettanto entusiasmante: incontri di degustazione di vini abbinati all’arte, che permetteranno agli ospiti di vivere un’esperienza multisensoriale unica. È un modo per unire il piacere della scoperta enogastronomica alla bellezza dell’arte, creando momenti memorabili.

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D: In conclusione, cosa desidera che gli ospiti portino con sé dopo un soggiorno all’Amedia Hotel?
R: Voglio che si sentano come se fossero stati a casa, ma con un tocco in più. Ogni dettaglio del nostro hotel, dal sorriso dello staff alle opere d’arte sulle pareti, è pensato per regalare un’emozione. Se riusciamo a far sentire i nostri ospiti accolti, valorizzati e ispirati, allora so che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.

A cura di Mario Altomura
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