Scavia, azienda italiana leader nel mondo dell’alta gioielleria.

Scavia, azienda italiana leader nel mondo dell’alta gioielleria, celebra per il suo stile inconfondibile con un evento da sogno a Monte Carlo.

E’ “Gioia di Vivere, incontro con Fulvio Scavia“, in programma il 27 e 28 settembre, dalle 10:30 alle 20:30, al Monte Carlo Bay Hotel.

Nelle stesse ore prende vita il Monaco Yacht Show, ovvero le acque antistanti il Principato di Monaco si riempiono delle barche più belle del mondo. E’ quindi il contesto perfetto per emozionarsi con i gioielli Scavia.

All’evento, organizzato da Francesco Andrisani di Kontakt Agency, partecipano clienti ed amici del celebre brand italiano che non produce linee di gioielli ma solo e soltanto pezzi unici.

Tra loro, la Jewelry Blogger Liza Urla, protagonista di un Talk nel pomeriggio di venerdì 27 settembre.

E’ presente con un Talk nel pomeriggio  di sabato 28 settembre, anche Lorenzo Ruzza, titolare di Ruzza Orologi e personaggio chiave del settore.

Fulvio Scavia
Fulvio Scavia

Venerdì pomeriggio e sabato mattina gli ospiti di Scavia si godono anche una sfilata: gli abiti di Isabell Kristensen sfilano insieme ai gioielli Scavia, un connubio di eleganza e classe.

“Abbiamo scelto Monte Carlo per questo evento perché molti nostri clienti ed amici sono nel Principato per lo Yacht Show e ci piaceva l’idea di intrattenerli con un evento che parla di bellezza e spensieratezza. Sento la necessità di incontrare chi vuole avvicinarsi al nostro mondo o chi già ha acquistato nostri gioielli, in momenti da vivere in relax, senza affanni. Le nostre clienti sono prima di tutto persone intelligenti e colte. La disponibilità finanziaria arriva dopo”.

Fulvio Scavia, alla guida un’azienda che ha cent’anni di storia tra arte ed alto artigianato

L’alta gioielleria italiana nel mondo ha una leadership indiscutibile?

“Siamo gli unici, noi italiani, a poter proporre alta gioielleria, neppure i francesi ci riescono. I marchi d’Oltralpe infatti spesso producono nel nostro paese. Le nostre maestranze hanno una tradizione ed una competenza introvabili altrove”

La tradizione italiana del settore poi cambia sempre, restando fedele a una ricerca spasmodica di qualità ed artisticità?

“I gioielli del futuro avranno sempre un notevole valore, che deriva dalla lavorazione di livello altissimo di materiali pregiati. Credo però che saranno saranno meno flashy, ovvero meno appariscenti e più discreti rispetto al passato”.

Francesco Andrisani
Francesco Andrisani

Ci racconta Francesco Andrisani di Kontakt Agency, un professionista sospeso tra sempre tra musica e intrattenimento che da tempo si occupa soprattutto di luxury lifestyle.

“Organizzare eventi di questa caratura non è facile, ma la soddisfazione quando tutto prende vita è enorme. Monte Carlo è il contesto perfetto per far brillare aziende uniche come Scavia. Ogni dettaglio va semplicemente curato fino all’inverosimile e poi ancora di più… poi i risultati arrivano”.

Andrisani non si ferma: dopo aver curato “Gioia di Vivere, incontro con Fulvio Scavia” a Monte Carlo, sta già progettando nuovi eventi.

“Non posso ancora svelare niente, ma il mio team ed io siamo già al lavoro su tanti fronti”, conclude Andrisani. “L’universo del lusso è in costante crescita nel mondo e ha bisogno di progetti di qualità assoluta, non certo facili da pensare e poi realizzare”.

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Piero Chiambretti la televisione la sa fare

In primo piano

Piero Chiambretti e la tv che non c’è più, su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

Il mattatore Piero Chiambretti la televisione la sa fare, da quando andava a fare la Pierino la peste e intervistava le persone per strada e la sa condurre anche in diretta, attento a ogni particolare, alla visione artistica della scenografia che tratta come fosse un dipinto. 

Piero Chiembretti
Piero Chiembretti

Donne sull’orlo di una crisi di nervi” è programma nato da una sua idea. Lui su una torta di tutte donne ma alla fine resta lui, in cima a questa soffice piramide a gradoni rosa come nella sigla, lui che resta il direttore d’orchestra di un format che ci è mancato e che tornando ha attirato l’attenzione di tantissimi fedeli spettatori. 

Certo Pierino è felliniano. L’amore per il circo mescolato alle finezze intellettuali, il cervello e il corpo che si danno la mano, la battuta feroce, il riso e l’ironia. Lui poi si muove tra tutto come un ballerino, coordina, domanda, risponde…

Certo è che chi si incollerà davanti alla televisione sarà  felice di rivedere la tv che ha sempre amato, interviste mai noiose mescolate al cabaret. 

Rosalia Porcaro apre la trasmissione con Carmela, le editorialiste Alba Parietti, Asia Argento e Rosita Celentano esporranno la loro verità al femminile, un femminile alternativo rispetto alla media delle comune mortali, tra figlie d’arte e dive che non tramontano mai.

Gene Gnocchi
Gene Gnocchi

Forniscono l’appoggio al maschile al conduttore Camurri con la finezza affilata della cultura e Gene Gnocchi con il suo pensiero generale, in tenuta militare come un generale. 

Ci troviamo anche la scrittrice Melanie Francesca, 18 libri all’attivo e innumerevoli mostre d’arte, ha ceduto la sua poltrona sul palco a un grandissimo comico come Gene Gnocchi ma brilla in prima fila come la dea Kalì che si erge a dispensare consigli per anima. 

Melanie Francesca
Melanie Francesca

La dea Kali è anche la dea della distruzione, può esordire con frasi che disorientano l’intervistato. Con i suoi vestiti colorati, i capelli biondi raccolti che mostrano il bel volto, ci regala la serenità che trapela dai suoi libri, ascoltarla è una piacere. 

Non mancheranno Martina di Fonte cantante e Giorgio dell’Arti, giornalista con il suo racconto e gli aneddoti scabrosi di personaggi famosi.

Le comiche Giada e Maryna, la Vescova, Francesco Fannucci con la sua comicità spietata. I corrispondenti rai internazionali Pagliara dagli usa, Nicoletta Manzione da Parigi e Marco Varvello da Londra.

E poi l’intelligenza mescolata alla fiaba di un sogno che Piero Chiambretti ha desiderato regalarci per toglierci dalla banalità della concretezza quotidiana. Con la sua bacchetta magica che in fondo, da decenni, resta quel semplice microfono con cui ha fatto miracoli.

Le avventura gastronomiche del gastronomo Nicola Pepe

Incontriamo il gastronomo Nicola Pepe su “Social People Tgcom24”, la rubrica, che vi racconta il mondo dei social e le sue curiosità con i suoi protagonisti. Qui troverete tutto, sulle celebrities e i vip, che al momento mantengono altissimo l’hype sui social.

Nicola Pepe
Nicola Pepe

ll gastronomo Nicola Pepe, come lui ama definirsi, è nel pieno delle sue idee innovative nel settore della cucina, da dove lui fondamentalmente proviene.

Da questo suo folle “amore” è nato persino un libro, Avventure gastronomiche ( e non solo ), e di recente ha sperimentato una nuova tecnica di gelato fermentato con un processo di fermentazione della frutta, verdura e altri alimenti.
Vediamo cosa ci racconta a riguardo.

Nicola, hai scritto e pubblicato un libro intitolato “Avventure Gastronomiche” con una prefazione del giornalista e scrittore Flavio Iacones. Cosa possiamo trovare tra le pagine di questo libro?

Il mio libro di Nicola Pepe racconta la mia storia di vita e le esperienze che hanno influenzato il mio percorso culinario. Parlo dei primi passi nella cucina, degli amori e tradimenti, e di come la cucina si intrecci con la vita quotidiana. È un viaggio attraverso le mie avventure culinarie e personali.
E la prefazione di Flavio ( Iacones ndr ) riassume benissimo questo mio vissuto.

Come ti sei avvicinato alla cucina?

I miei studi sono iniziati presso l’Istituto Gastronomico Pietro Verri di Busto Arsizio, dove ho conseguito il diploma con il massimo dei voti. Successivamente ho ottenuto il diploma di pizzaiolo internazionale e, infine, il diploma di artigiano del gelato presso la scuola di pasticceria di Igino Massari, la “Cast Alimenti”. La mia passione per la cucina è nata fin da quando ero piccolo, ed è cresciuta fino a diventare una vera e propria venerazione per l’ospitalità e la ristorazione a 360 gradi.

Cosa ti ha spinto ad esplorare i diversi settori della ristorazione nel corso del tempo?

Il mio viaggiare ha certamente influenzato il mio stile culinario, ma anche il mio modo di pensare e ragionare, soprattutto considerando la mia sindrome ADHD che mi porta a vedere le cose da punti di vista differenti.

Hai mai creato una ricetta innovativa che hai brevettato?

Dopo aver ottenuto il diploma di maestro artigianale del gelato nel 2023 presso la Cast Alimenti di Igino Massari, ho sviluppato il concetto di gelato fermentato. Questo processo, che prevede la fermentazione di frutta, verdura e altri ingredienti, dà vita a un gelato dal sapore unico e intenso. Il bilanciamento per creare un gelato è come risolvere un’equazione matematica, partendo dall’idea nella mente fino alla realizzazione del prodotto finale.

Hai vinto Hell’s Kitchen Italia e hai avuto l’opportunità di lavorare con Carlo Cracco. Cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Nicola Pepe

Hell’s Kitchen è stata un’esperienza formativa sia dal punto di vista mentale che emotivo. Mi ha insegnato a vedere le cose da prospettive diverse e mi ha aperto la mente. È stato un percorso di crescita personale molto intenso.

Come sei cresciuto professionalmente dopo la vittoria a Hell’s Kitchen?

Attualmente sono consulente per ristoratori che hanno difficoltà nella gestione dei propri locali. Mi piace portare la mia esperienza e la mia passione per la cucina a coloro che vogliono superare i propri limiti.

Qual è il segreto della tua arte culinaria?

La mia cucina non è solo mia, ma è di tutti. Cucino con passione, non per soldi. Per capire davvero la mia cucina bisogna vivere con me, conoscere i miei clienti e imparare da loro.

Hai creato una fondazione per aiutare gli istituti alberghieri. Qual è il tuo obiettivo con questa iniziativa?

La mia fondazione ha l’obiettivo di supportare le scuole alberghiere fornendo loro il materiale didattico di cui hanno bisogno. Ho notato che molte scuole italiane non dispongono delle risorse necessarie per offrire un’istruzione di qualità ai propri studenti.

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Forum ACADI 2024: basta restrizioni

Al Forum ACADI 2024, tenutosi a Roma presso Confcommercio alla presenza di importanti rappresentanti delle istituzioni e del settore, è stato presentato il Bilancio di Sostenibilità 2023 del Comparto del Gioco Pubblico, nel quale è stata evidenziata la crescita del settore e la necessità di una gestione regolamentata e responsabile.

I DATI

Dai dati contenuti nel bilancio si evince che tra il 2019 e il 2023, il settore del gioco pubblico ha visto un notevole aumento della raccolta, da 110 miliardi di euro a 147,5 miliardi di euro, e delle somme nette spese dai giocatori, da 18 miliardi a 20,9 miliardi di euro. Questo incremento è stato sostenuto dalla lotta al gioco illegale e dal consolidamento del gioco regolamentato. Il gettito fiscale del comparto è passato da 10 miliardi di euro nel 2019 a 12 miliardi di euro nel 2023, rafforzando il ruolo del settore come uno dei principali contributori alle entrate dello Stato. “

LE PAROLE DI GERONIMO CARDIA

Dopo il riordino dell’online non può tardare il riordino del gioco fisico pure previsto dalla Delega Fiscale” ha detto Geronimo Cardia presidente di Acadi, associazione dei concessionari di giochi pubblici. “E non si può non tenere conto che le misure finora applicate (distanziometri e limitazioni orarie sostanzialmente espulsivi) che non hanno determinato il voluto contrasto al disturbo da gioco d’azzardo. Diversamente continueranno a risentirne le reti distributive generaliste di bar e tabacchi che ad oggi, come misurato nel bilancio, contribuiscono in maniera determinante ad azionare le quattro leve della responsabilità, della legalità, del gettito e dell’occupazione. E con loro potranno andare in sofferenza gli strumenti di tutela degli interessi pubblici sottesi all’esistenza del comparto dei Giochi Pubblici: la tutela della salute e del risparmio, la tutela dell’ordine pubblico, la tutela del gettito erariale e la tutela dell’impresa e del lavoro”.

La necessità di un intervento normativo che riesca a conciliare la tutela del giocatore e la sostenibilità delle imprese è stata sostenuta dalle altre associazioni di settore aderenti a Confcommercio, come ACADI, che hanno partecipato all’incontro di stamattina: STS, il Sindacato ricevitori che fa parte della Federazione tabaccai, Sapar, l’associazione degli esercenti di gioco pubblico, EGP, che rappresenta i pubblici esercizi della FIPE che distribuiscono gioco legale.

A sostenere la necessità di superare il distanziometro anche Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato: “Che utilità ha mettere un limite fisico al gioco se questo non porta alcun beneficio? Mi dicono gli stessi giocatori che quando non trovano una macchinetta, giocano con il Gratta & Vinci. Più che togliere il gioco fisico da un territorio, che non impedisce a nessuno di giocare, è necessario coinvolgere gli operatori nell’azione di prevenzione e fare regole chiare che la tecnologia ci consente di applicare con rigore. E per evitare che gli enti territoriali diano luogo a provvedimenti di matrice ideologica, va prevista una loro compartecipazione al gettito”. Della necessità di armonizzare le norme sul gioco ha parlato anche Antonio Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio: “Serve una norma che concentri sul Governo nazionale la discrezionalità per fissare dei parametri validi in tutt’Italia. La prossima settimana nella plenaria dei presidenti dei Consigli regionali, prenderemo l’iniziativa di fare azioni coordinate per superare le frammentazioni che hanno creato e creano confusione senza raggiungere gli obiettivi dichiarati”. Per il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, bisogna affrontare il riordino con la prospettiva dei cambiamenti in atto: “Il distanziometro non ha prodotto alcun risultato, anche la tessera sanitaria si è rivelata inefficace: i minorenni girano con in tasca tessere sanitarie che consentono loro di comprare sigarette come di giocare d’azzardo”. Il Presidente aggiunto della Corte dei Conti Tommaso Miele ha ricordato quanto il settore del gioco sia importante dal punto di vista economico, erariale, ma anche sul piano della tutela degli utenti, della legalità e dell’occupazione.

L’On. Andrea de Bertoldi ha inoltre chiesto alla politica di esporsi direttamente sul tema della riforma e di non delegare soltanto ai tecnici, ha inoltre ricordato come sia fondamentale che il riordino non favorisca o penalizzi alcun segmento di mercato. Nel Bilancio di sostenibilità presentato stamattina si legge che la strategia ESG del settore contribuisce al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, attraverso la crescita economica sostenibile, creando di posti di lavoro, promuovendo la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico, collaborando con la comunità, adottando politiche sostenibili e responsabili nella gestione operativa delle società anche attraverso la promozione del Gioco Responsabile. Il contributo erariale per il 2023 è stimato a 12,0 miliardi di euro. Il peso delle entrate erariali derivanti dalla rete “fisica” (retail) è il 90%; in esso la cosiddetta rete generalista (che offre i giochi numerici, le lotterie e gli apparecchi AWP a piccola vincita) incide oltre il 61%, mentre quella delle sale specializzate circa il 29%. Il gioco online contribuisce per il 10%. Queste dimensioni di gettito presuppongono una pressione fiscale sui differenti prodotti da mantenersi a livelli sostenibili, rischiando altrimenti la nuova crescita del sommerso. Per quel che riguarda l’occupazione, una stima rielaborata per questo studio conferma un numero di circa 150.000 occupati.

Francesco Tomasello: la straordinaria storia di un leader e business coach d’eccellenza

Francesco Tomasello ha scritto il suo nome nella storia del calcio diventando l’italiano più giovane a ottenere un contratto da professionista all’estero, un record che ancora oggi rimane imbattuto. Questo precoce successo ha segnato l’inizio di una carriera straordinaria, che lo ha portato a trasformare la disciplina e la determinazione apprese nello sport in un percorso professionale nel mondo del business. Dopo aver concluso la carriera calcistica, ancora giovane, a causa di un infortunio, Francesco ha intrapreso un cammino accademico d’ eccellenza presso l’Università Bocconi. Il suo impegno si è consolidato con un Master alla SDA Bocconi School of Management, riconosciuta come una delle istituzioni più prestigiose in Europa per la formazione manageriale dove ha acquisito una comprensione approfondita delle dinamiche aziendali e del business strategico.

Un Coach con l’Anima di un Leader Sportivo

Ciò che distingue Francesco Tomasello nel panorama del business coaching è la fusione tra le competenze accademiche e la leadership appresa come calciatore professionista, che gli ha insegnato disciplina, lavoro di squadra e resilienza.

Durante la sua carriera sportiva, Francesco ha sviluppato doti cruciali: disciplina, resilienza e capacità di fare squadra. “Nel calcio, come nel business, la capacità di motivare il proprio team e mantenere la concentrazione in momenti di pressione fa la differenza”, afferma Francesco.

Oggi, grazie alla sua esperienza, applica queste qualità al mondo aziendale, aiutando i leader a diventare capitani in grado di guidare le proprie organizzazioni con chiarezza e determinazione. Il suo approccio al coaching è altamente specializzato: unisce i principi della leadership sportiva con una visione strategica costruita su solide basi accademiche.

in foto FRANCESCO TOMASELLO

Dalla Visione all’Azione

Francesco non si limita a fornire consulenze tecniche o piani aziendali. Il suo coaching è un percorso di trasformazione per chi lo affronta, un viaggio che porta i suoi clienti a migliorare sia come leader che come persone. “Ogni sfida sportiva mi ha insegnato che la vittoria non si ottiene solo con la forza fisica, ma con la preparazione mentale e strategica. Lo stesso vale nel mondo del business,” spiega.

Questa capacità di combinare la mentalità vincente di un atleta con l’abilità di un business strategist fa di Francesco Maria Tomasello una figura unica nel settore del business coaching. La sua esperienza non riguarda solo la creazione di strategie, ma la capacità di ispirare chi lo circonda a ottenere prestazioni straordinarie.

Il suo approccio si estende al management strategico, aiutando le aziende a tradurre la loro visione in azioni pratiche attraverso una pianificazione accurata e mirata. Francesco assiste nella definizione di obiettivi chiari e misurabili, allineando team e risorse verso una visione condivisa che garantisce crescita e competitività nel tempo. Attraverso un monitoraggio costante, contribuisce all’adattamento delle strategie per assicurare che l’azienda resti sempre competitiva e pronta a cogliere nuove opportunità di mercato.

Leadership e Strategia: Due Asset Fondamentali

Oltre a sviluppare le capacità di leadership, Francesco offre un supporto concreto nella definizione e nell’implementazione di strategie aziendali efficaci. Con una solida preparazione accademica in economia aziendale, guida imprenditori e manager nell’ottimizzazione delle risorse e nell’elaborazione di strategie mirate che allineano la crescita aziendale agli obiettivi di lungo termine. Ogni leader con cui lavora viene supportato nel prendere decisioni cruciali e nell’adattare la propria azienda al contesto di mercato, migliorando al contempo l’efficienza operativa.

Francesco aiuta le aziende a tradurre la loro visione strategica in azioni pratiche che migliorano la produttività e la competitività. Il suo approccio non si limita alla teoria: attraverso un’analisi approfondita del contesto aziendale, aiuta i leader a identificare le priorità, eliminare sprechi e concentrare gli sforzi sulle attività ad alto impatto.

Il Successo sui Social Media

Francesco ha una solida presenza sui social media, dove è seguito da centinaia di migliaia di persone. Attraverso i suoi canali, condivide regolarmente consigli, strategie di crescita e riflessioni sulla leadership, ispirando imprenditori e professionisti in tutto il mondo. La sua capacità di comunicare con un vasto pubblico e di offrire contenuti di valore lo ha reso una figura di riferimento nel settore, non solo per i suoi clienti diretti, ma anche per una community digitale in continua espansione.

La sua influenza sui social media non è solo una questione di numeri, ma riflette il suo impegno nel diffondere una cultura del miglioramento continuo, fornendo strumenti concreti per chi desidera ottimizzare il proprio tempo, migliorare la propria leadership e rafforzare le proprie strategie aziendali.

Un Modello di Eccellenza per il Futuro

Francesco Tomasello rappresenta una nuova frontiera del business coaching, dove la preparazione accademica si fonde con una carriera sportiva ricca di insegnamenti. Il suo percorso lo ha reso un punto di riferimento per chiunque desideri portare la propria leadership e le proprie capacità manageriali a nuovi livelli.

Questo mix di sport, accademia e business rende Francesco un coach unico, capace di offrire ai suoi clienti non solo strategie vincenti, ma anche la determinazione e la resilienza necessarie per realizzarle.

In un mondo dove la competizione è sempre più agguerrita, Francesco Tomasello incarna l’esempio di come sia possibile sfruttare esperienze diverse per creare una leadership completa e duratura, capace di affrontare qualsiasi sfida, proprio come un atleta pronto a scendere in campo.

Liquid Tree®: Innovazione per il benessere e la sostenibilità ambientale

Di recente, nell’ufficio del dott. Paolo Berlusconi è stato installato uno dei primi esemplari
di “ Liquid Tree® “, una tecnologia innovativa sviluppata da MICROALGAEX®, una società
Italo-turca di bioingegneria fondata da Giuliano Regonesi. Questo progetto rappresenta
un importante passo avanti nel campo del benessere personale e della sostenibilità
ambientale. Ma cosa rende Liquid Tree® un’invenzione così rivoluzionaria?

Giuliano Regonesi, fondatore e ideatore del progetto, spiega: “Liquid Tree® è una
tecnologia avanzata che utilizza microalghe, in particolare fitoplancton e
cianobatteri, per assorbire anidride carbonica (CO₂) e produrre ossigeno, replicando un processo naturale simile alla fotosintesi.

Questi microrganismi, che sono responsabili di oltre il 50% dell’assorbimento globale di CO₂ e della produzione del 70% dell’ossigeno terrestre, sono alla base di questa
soluzione. Liquid Tree® è progettato per migliorare significativamente la qualità
dell’aria e, allo stesso tempo, promuovere il benessere umano”.

Questa innovazione non si limita alla purificazione dell’aria. Enrico Ferrario ed
Enrico Corbani, esperti coinvolti nello sviluppo del progetto, sottolineano: “Liquid Tree® offre benefici che vanno oltre la semplice depurazione dell’aria. Migliorando l’ossigenazione del sangue, contribuisce a migliorare la salute mentale e la capacità cognitiva. Inoltre, riduce le infiammazioni, che sono all’origine di molte malattie croniche, tra cui condizioni neurodegenerative come vari tipi di dementia. Oltre a ciò, Liquid Tree® funge da purificatore d’aria, eliminando virus, batteri e allergeni dall’ambiente, rendendo l’aria che respiriamo più sicura e salutare”.

Uno degli aspetti più distintivi di Liquid Tree® è il suo funzionamento completamente
naturale, senza generare impatti negativi sull’ambiente. A differenza delle tecnologie di purificazione dell’aria tradizionali, questa innovazione si basa su processi biologici, assorbendo la CO₂ e contribuendo attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico.

Ciò rende Liquid Tree® una soluzione ideale sia per il miglioramento della qualità della vita delle persone sia per la protezione dell’ambiente.

Sergio Petralia, l’imprenditore che strizza l’occhio all’e-commerce

Per lui il business democratizzato è una filosofia di vita. O, forse, la parola d’ordine. Unita, però, alla formazione. Sergio Petralia, giovane prodigio, sta ridefinendo l’e-commerce italiano facendo parlare molto di sé.

Ha ventidue anni ed è un imprenditore e formatore. Oggi gestisce otto store di successo che hanno generato oltre 222.000€ di fatturato. Ma più che i numeri, è il suo approccio innovativo a fare scuola. “L’e-commerce non è solo vendere prodotti online”, spiega. “Si tratta di creare esperienze, costruire relazioni, risolvere problemi reali delle persone”. Con questa filosofia, Sergio Petralia sta ispirando una nuova generazione di imprenditori digitali, dimostrando che anche in Italia, con il giusto mix di visione e determinazione, si possono raggiungere risultati straordinari.

Sergio Petralia, la formazione per rendere l’e-commerce un business democratizzato

Parola d’ordine: formazione. Ne è convinto Sergio Petralia, giovane prodigio che sta ridefinendo l’e-commerce italiano.

Ventidue anni, imprenditore e formatore. Oggi gestisce otto store di successo che hanno generato oltre 222.000€ di fatturato. Ma più che i numeri, è il suo approccio innovativo a fare scuola.
“L’e-commerce non è solo vendere prodotti online”, spiega. “Si tratta di creare esperienze, costruire relazioni, risolvere problemi reali delle persone”. Con questa filosofia, Sergio Petralia sta ispirando una nuova generazione di imprenditori digitali, dimostrando che anche in Italia, con il giusto mix di visione e determinazione, si possono raggiungere risultati straordinari.

Il ritorno di Tommaso Gangemi: da croupier a imprenditore digitale

L’avventura di un manager tra Las Vegas e Atlantic City fino ad Ancona, sua terra natale. E’ questa la storia di Tommaso Gangemi, veterano del gioco d’azzardo, che adesso ha scelto di investire la sua esperienza in un progetto imprenditoriale tutto italiano. Cambiando vita.

C’è chi decide di costruire una carriera basata sulle tradizioni locali, e chi invece, come Tommaso Gangemi, ha fatto il giro del mondo prima di tornare alle sue radici. Nato e cresciuto ad Ancona, Gangemi ha lasciato l’Italia oltre vent’anni fa per cercare fortuna in uno dei settori più esigenti e affascinanti del pianeta: quello del gioco d’azzardo. Un’avventura che lo ha portato dai tavoli verdi dei casinò di Las Vegas e Atlantic City fino alla nascita di una startup italiana con ambizioni globali.

in foto Tommaso Gangemi

Dalle Marche ai casinò americani: il fascino della carriera internazionale
Le radici italiane di Tommaso sono ben piantate nel suolo marchigiano, ma è stata la Sardegna e i suoi paesaggi “californiani” (riferisce), una delle sue mete preferite per le vacanze, a ispirare il suo primo grande salto. “La bellezza naturale della Sardegna mi ha sempre dato la carica per affrontare le sfide più difficili,” racconta Tommaso in un’intervista esclusiva. “Ogni volta che tornavo da una vacanza lì, sentivo una rinnovata energia, pronta a essere investita nei progetti futuri.”

E le sfide non si sono fatte attendere. Partito come croupier nei circoli poker locali in Italia, Gangemi ha rapidamente scalato i ranghi grazie alla sua passione per l’arte del gioco e la sua capacità di gestire situazioni complesse sotto pressione. La vera svolta però è arrivata quando ha ricevuto l’offerta che gli avrebbe cambiato la vita: una posizione di rilievo in un casinò di Las Vegas e ancora più su, dopo, ad Atlantic City.

Las Vegas e Atlantic City: le lezioni apprese dai colossi del gioco
A Las Vegas, Gangemi ha trovato un ambiente in cui la competizione è spietata, ma allo stesso tempo offre opportunità straordinarie a chi sa coglierle. “Lì non si tratta solo di saper gestire i tavoli. Devi conoscere ogni aspetto del business, dalla logistica alla psicologia dei giocatori”, spiega. La sua permanenza negli Stati Uniti si è poi estesa ad Atlantic City, altro grande epicentro del gioco d’azzardo internazionale.

Come manager, Gangemi si è trovato a dover orchestrare complessi sistemi di gestione delle risorse umane e logistiche, contribuendo all’espansione di alcuni dei più grandi casinò americani. Ma è proprio in questa esperienza che ha maturato un’importante consapevolezza: il futuro del gioco sarebbe stato online.

Il grande ritorno in Italia: una nuova avventura imprenditoriale
Dopo più di vent’anni trascorsi all’estero, tra le luci abbaglianti dei casinò e la pressione di una carriera ad alto livello, Tommaso Gangemi ha deciso che era tempo di tornare a casa. “Sentivo il bisogno di creare qualcosa che fosse davvero mio, un progetto che potesse avere un impatto non solo per me, ma per il settore in generale.”

Ed è così che è nato MiglioriCasinoOnlineADM.com, un sito dedicato alle recensioni dei casinò online di tutto il mondo. Dalla sua base operativa ad Ancona, Gangemi guida un team di esperti nel settore del gioco d’azzardo digitale, offrendo agli utenti una guida affidabile e dettagliata su quali casinò online siano i migliori in termini di sicurezza, esperienza utente e varietà di giochi.

La trasformazione digitale di un esperto del gioco tradizionale
“MiglioriCasinoOnlineADM.com non è solo un progetto imprenditoriale, è un’estensione della mia passione per il gioco,” spiega Gangemi. “Recensire casinò online richiede la stessa attenzione ai dettagli che ho sempre avuto come croupier e manager nei casinò fisici”. Gangemi, infatti, non si limita a supervisionare il sito: tutti gli articoli pubblicati sono scritti di suo pugno, frutto di un lavoro meticoloso e di ricerca. “La mia esperienza mi ha insegnato che l’onestà e la trasparenza sono tutto. I giocatori meritano di sapere esattamente cosa aspettarsi quando scelgono un casinò online”.

Dietro il successo del sito c’è una squadra selezionata di professionisti del settore, che fornisce a Gangemi tutte le informazioni necessarie per produrre recensioni precise e aggiornate. “Sono circondato da persone di grande talento, il che mi permette di concentrarmi sulla scrittura e sulla supervisione dei contenuti”, spiega.

Un futuro luminoso per l’industria dei casinò online
Il ritorno in Italia, tuttavia, non ha segnato la fine dei viaggi per Tommaso Gangemi. Il mondo del gioco d’azzardo online è in continua evoluzione, e per tenersi aggiornato sulle novità del settore, Tommaso continua a viaggiare regolarmente, sia per conferenze che per visite dirette ai nuovi casinò online e fisici. “Mi piace mantenere una connessione diretta con l’industria, sia in Italia che all’estero. Questo è un settore che cambia rapidamente, e bisogna essere sempre un passo avanti”.

Ma il cuore del suo progetto rimane in Italia, ad Ancona, dove Gangemi si è stabilito per guidare la sua nuova impresa con un occhio rivolto al futuro e uno alle sue origini. “C’è qualcosa di speciale nel tornare a casa dopo così tanto tempo, e nel fare impresa qui, dove tutto è cominciato”.

Alzati e Fattura live: ecco cosa accade il 12 ottobre 202

Il 12 ottobre 2024 più di 500 imprenditori e freelancer da tutta Italia si riuniranno nella sede della Borsa italiana a Milano per una full-immersion di un’intera giornata sulle tecniche di vendita più efficaci e comprovate nel mercato in cui viviamo oggi.

Il merito di questo smobilitamento del tessuto imprenditoriale italiano è della seconda edizione di Alzati e Fattura LIVE, l’evento di riferimento sulla vendita organizzato dall’accademia di business Twenty Business Training con sede fisica a Milano.

“Quest’anno con Alzati e Fattura LIVE puntiamo ad alzare ancora una volta l’asticella della formazione nella vendita in Italia!” – rivela Valerio Girolami, CEO & Founder di Twenty Business Training.



“L’anno scorso con la prima edizione di Alzati e Fattura LIVE siamo riusciti a portare come speaker sul nostro palco la crème de la crème dell’imprenditoria italiana, – continua Valerio Girolami – con speaker come Tomaso Trussardi, Stefania Lo Gatto, Sergio Borra e Gianluca Tacchella di Carrera Jeans che hanno trasmesso tutta la loro esperienza imprenditoriale pluridecennale ad una platea di oltre 500 imprenditori e professionisti da tutta Italia.

Ma quest’anno siamo andati addirittura oltre coinvolgendo i leader della formazione imprenditoriale e finanziaria italiani, perché calcheranno il palco della Borsa italiana come nostri speaker Mirco Gasparotto, Alfio Bardolla e Steven Basalari che, insieme al sottoscritto, trasmetteranno ai 500 presenti tutta la propria esperienza e le tecniche di vendita più efficaci e comprovate nel mercato odierno che hanno permesso loro di diventare i leader indiscussi nei propri settori.”

E alla domanda del motivo dietro la creazione di un evento formativo di tale portata Valerio Girolami ha risposto: “Oggi per un imprenditore o un freelancer vendere sta diventando sempre più un’impresa e ciò avviene perché il mercato non è più quello di qualche anno fa e sta diventando sempre più complesso, distratto e scettico giorno dopo giorno.”

Ha poi aggiunto Alessandro Cutri, co-fondatore di Twenty Business Training: “l’unica soluzione per non rimanere travolti dal mercato e dalla concorrenza è formarsi e aggiornarsi continuamente acquisendo le strategie e tecniche di vendita che funzionano davvero oggi da quegli esperti che operano e le applicano quotidianamente nel mercato ottenendo risultati di estremo rilievo.



Questo è il motivo per cui noi di Twenty Business Training abbiamo ideato Alzati e Fattura LIVE e per cui consigliamo vivamente di partecipare ad ogni imprenditore e freelancer che desidera tornare al passo e incrementare in modo deciso il numero delle sue vendite, il tutto in una sola giornata di formazione full-immersion e di networking.”

Le iscrizioni alla seconda edizione di Alzati e Fattura LIVE sono ufficialmente aperte e maggiori informazioni sono disponibili sul sito web ufficiale dell’evento: https://20bt.it/step/alzati-fattura-live-12ottobre2024/